L’altro caso aveva scosso il ’Michelangelo’

A settembre, il 16, prima udienza anche dell’altro professore a processo per presunti abusi sessuali su una ragazza conosciuta dalla sua cattedra. Anche se il caso non è completamente definito. E’ infatti ancora pendente una seconda denuncia da parte di un’altra studentessa: anch’ella ha parlato di questo rapporto “mentale“, sfogato anche in abbracci e baci in occasione di alcune gite fuoriporta. Con il suo legale, Paolo Ghetti, ha presentato una denuncia ed è stata successivamente sentita dalla squadra mobile. Il pm Beatrice Giunti, diversamente dall’altro caso culminato l’altro ieri nel rinvio a giudizio dell’insegnante, ha mandato all’archiviazione questo secondo filone.

Il difensore della ex studentessa del “Miche“ si opporrà e ci sarà una discussione davanti al gip. Che potrebbe terminarsi o con la definitiva archiviazione del procedimento, o con un’imputazione del docente. Nel frattempo, è stata chiesta l’archiviazione anche per la “contro querela“ (per difffamazione) che l’insegnante E.R., 52 anni, ha presentato all’indirizzo della ragazza. Fu infatti lei, con una plateale iniziativa, a rendere pubblica la storia tra lui e la sedicenne, oggetto del processo che comincerà a settembre.

La ragazza entrò a scuola e tappezzò l’aula di cartelli. Contemporaneamente, inviò una lettera anche alla moglie dell’insegnante. E ha innescato l’accertamento della procura. "Sosterremo che non ci sono stati atti sessuali - dice l’avvocato Gabriele Zanobini, difensore del docente - I fatti di cui scrive la procura non sono configurabili come tali, quindi non c’è stata violenza sessuale ma eventualmente, se dimostrati, potrebbero attenere a una frequentazione di stima per interessi culturali seguiti insieme da entrambi".

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