La vertenza ex Gkn Sopralluogo dei politici "La fabbrica è agibile" Ma è incubo stipendio

Le Rsu: "Disposti a dialogare con chi vuole trovare soluzioni"

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Un sopralluogo definito "tranquillo" dove però "emerge una grande tristezza", nei volti degli operai ex Gkn. Ed emerge che comunque la "fabbrica è ben tenuta, non è così inagibile come viene detto". La commissione Istruzione, formazione e lavoro di Palazzo Vecchio, presieduta da Laura Sparavigna (Pd), si è riunita all’interno della fabbrica i cui operai nell’ultimo mese hanno chiesto risposte da parte della proprietà, la Qf di Francesco Borgomeo, e delle istituzioni. Per le opposizioni erano presenti Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune), Andrea Asciuti (gruppo misto-Italexit), Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia): assente per un precedente impegno istituzionale, il presidente dell’assemblea cittadina Luca Milani. Per il Pd, c’erano anche Alessandra Innocenti, Francesca Calì, Marco Piccioli e, per la Lista Nardella, Mimma Dardano. La decisione di trovarsi in fabbrica segue l’occupazione degli operai a Palazzo Vecchio, il Consiglio comunale sulla ex Gkn e l’audizione in Commissione sviluppo economico di Borgomeo. C’erano, naturalmente, gli operai con in testa il rappresentante Rsu Dario Salvetti: "La presenza della commissione lavoro – si legge in una nota - oggi in fabbrica ha dimostrato ancora una volta la completa agibilità dello stabilimento e della disponibilità da parte del Collettivo di Fabbrica a dialogare con tutti i soggetti istituzionali di buona volontà, per fare chiarezza e trovare soluzioni condivise allo stallo determinato dalla proprietà". Nel frattempo, è stato spiegato, "la consultazione autogestita terminerà l’11 dicembre: sono stati superati i 150 seggi e c’è stata la partecipazione di oltre 500 volontari". Varie le reazioni politiche."Siamo al 6 dicembre, di solito l’8 vengono pagati gli stipendi e in questo caso, essendo festivo, di solito si pagano il giorno prima – ha ricordato Sparavigna -. Siamo al banco di prova per vedere le volontà della proprietà: se non cambia qualcosa saremo a tre mesi senza stipendi completi. Si parla di persone con un contratto a tempo indeterminato: o entrano in gioco gli ammortizzatori sociali o si deve corrispondere lo stipendio. Non ci sono alternative". "Il sopralluogo è stato tranquillo – ha detto Draghi -. Abbiamo chiesto se, dopo il Consiglio comunale sulla ex Gkn, ci fossero state novità da parte della proprietà e Salvetti ci ha detto che non si è fatto vivo nessuno". Anche Palagi ha definito "il sopralluogo tranquillo, ma c’è grande preoccupazione per l’assenza di certezza". Asciuti ha parlato di "enorme tristezza, descrivendo che anche gli estintori sono scaduti". Proprio come la pazienza dei lavoratori.

Niccolò Gramigni

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