La Torre Eiffel? Con le cialde. Remo, se l’arte non ha età

I capolavori architettonici ricreati utilizzando le capsule usate del caffè . Calonaci, 75 anni, ha iniziato per gioco durante il Covid: "Ora non mi fermo più".

La Torre Eiffel? Con le cialde. Remo, se l’arte non ha età

La Torre Eiffel? Con le cialde. Remo, se l’arte non ha età

di Leonardo Bartoletti

Prima un semplice tentativo di vincere la noia. Poi, piano piano, una passione. Che, a guardarla bene, sembra ormai essere sfociata nella vera e propria arte. Con realizzazioni di una serie di monumenti famosi a livello internazionale. Tutti fatti rigorosamente in casa. Anzi, per la precisione nel garage, diventato per l’occasione un originale laboratorio a base di cialde del caffè e plastica riciclata.

Remo Calonaci - rufinese, 75 anni portati in modo invidiabile con una vita trascorsa come dipendente della Provincia di Firenze - ha trovato la sua strada nel momento in cui il resto del mondo era nella morsa della pandemia. Giorni nei quali da una parte si sono dovevano affrontare difficoltà impreviste ed imprevedibili. E, dall’altra, ci si ingegnava per trovare qualcosa da fare per impegnare in tempo nelle lunghe e noiose giornate chiuse in casa. In tutto questo Remo se l’è davvero inventata. Diventando il "creativo energetico", così come oggi viene chiamato.

"Tutto – dice – è iniziato quando mi sono trovato chiuso in casa, a causa della pandemia. Come tante altre persone, prigioniero, senza poter uscire a mio piacimento". Una situazione insostenibile, all’epoca, un po’ per tutti. Principalmente per chi, come Remo, è da sempre abituato a darsi da fare, lavorare, sbrigare le cose di ogni giorno.

"Un carattere come il mio - dice Calonaci - non mi permette certo di rimanere inattivo, di passare le mie giornate nella noia, senza fare niente, senza creare qualcosa. Così mi sono messo alla ricerca di un passatempo che potesse essere fatto con quello che c’era a disposizione in quel momento". Poco, per la verità. Ma, a volte, quello che c’è a disposizione è ciò che hai davanti ogni giorno. Del quale, magari, fino ad oggi nemmeno ti sei accorto perché lo gettavi nell’immondizia senza pensarci. "È così che ho iniziato ad utilizzare le capsule del caffè - racconta ancora Remo -, svuotate precedentemente per utilizzare la polvere di caffè, insieme al terriccio per prato e fiori. Poi ho scoperto che le stesse capsule potevano essere sagomate, incollate e lavorate abbastanza bene. A quel punto ho iniziato a progettare ed a costruire la Torre Eiffel".

Ogni opera, 3/4mila cialde vuote. La cosa, evidentemente, deve essere andata talmente bene da proseguire: "Ho trovato soddisfazione e sono andato avanti realizzando Palazzo Vecchio. L’ultima creazione in ordine di tempo è Ponte Vecchio. Ma - conclude soddisfatto Remo Calonaci - non credo e non voglio che sia l’ultima".

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