REDAZIONE FIRENZE

La talpa scava i primi metri di terra "Un momento storico per la città"

Primo passo a Campo di Marte per realizzare il tunnel dell’Alta velocità

I primi metri di terra sono stati scavati ieri nel cantiere di Campo di Marte. La talpa meccanica Iris se li è ’mangiati’, muovendo così il primo passo per realizzare il tunnel sotterraneo tra la stazione di Campo di Marte e di Rifredi. Un momento storico che, insieme all’arrivo dei conci di cemento pronti a essere utilizzati, sancisce ufficialmente la ripresa dei lavori per il passante ferroviario dell’Alta Velocità, iniziato nei primi anni duemila e rimasti bloccati tra ritardi burocratici, inchieste giudiziarie e contrasti politici. La stima di fine lavori del sottoattraversamento e della stazione Foster e’ il 2028.

"Il completamento del sistema dell’Alta velocità – commenta il sindaco Dario Nardella – con la realizzazione del sottoattraversamento tra Rovezzano e Castello, è un passaggio fondamentale nell’assetto infrastrutturale della nostra città. Questa scelta ha diversi vantaggi per la mobilità cittadina e non solo, tra cui liberare la rete ferroviaria di superficie nel nodo fiorentino e consentire la nascita di un servizio ferroviario urbano e metropolitano ad alta frequenza e accessibilità, in grado di soddisfare un’elevata domanda di mobilità". La gara d’appalto per il progetto da circa 1,1 miliardi di euro è stata vinta dall’impresa Pizzarotti & C. Al via agli scavi era presente il governatore Eugenio Giani.

"Il definitivo sblocco di quest’opera – dice Giani – rappresenta un traguardo importante e dal quale non si torna indietro. Adesso vigileremo sull’andamento dei lavori che da qui al 2028 porteranno la Toscana ad essere maggiormente competitiva sotto diversi aspetti egualmente importanti. Pensiamo infatti a quanti treni regionali passeranno sulla rete di superficie e a come l’alta velocità ci collegherà invece a Roma, Milano o Bologna e al resto d’Europa". La fresa in questi giorni scaverà una decina di metri per consentire il montaggio degli ultimi pezzi del convoglio in fondo alla fresa per poi ripartire senza più soste. Iris ha un peso di 1.500 tonnellate e un diametro di scavo di 9,4 metri. Per il sottoattraversamento saranno scavate a circa 20 metri di profondità due gallerie parallele, una per ogni senso di marcia, ciascuna lunga circa 7 chilometri e collegate tra loro con by pass di sicurezza ogni 500 metri.