La storia della Filarmonica in scena a teatro

Oltre mille partiture musicali, lettere, fotografie, l’intero patrimonio archivistico della "Giuseppe Verdi" verrà presentato al Ridotto

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Oltre millecento partiture musicali che raccontano la storia della Filarmonica "Giuseppe Verdi" di Castelfiorentino, dalle sue origini ottocentesche fino alla fine della seconda guerra mondiale. Brani originali, marce librettate, pezzi conosciuti ma anche altri completamente inediti, anonimi. E poi documenti amministrativi, atti, lettere private e pubbliche, strumenti, stampe, locandine, fotografie, divise, attrezzature. In poche parole, un patrimonio collettivo immenso, che è stato sottoposto a un lavoro paziente e certosino, per quasi due anni, da Alessio Pontiggia (nella foto) e da Gastone Pulvino, rispettivamente presidente e capobanda della Filarmonica, con l’obiettivo di rendere fruibile al pubblico e agli studiosi tutto questo materiale. Una testimonianza unica nel suo essere, che racconta una storia per molti sconosciuta. La comunità castellana e i tanti appassionati del fenomeno bandistico potranno finalmente conoscerla a partire da sabato prossimo, quando si terrà la presentazione che si svolgerà al Ridotto del Teatro del Popolo, con inizio previsto alle 15.

All’evento sono stati invitati studiosi ed esperti di varie discipline (storici della musica, esperti di strumenti musicali, ricercatori e collezionisti) per un confronto di ampio respiro sul valore di questo fondo, che è stato donato dalla Filarmonica al Comune. "Quando nel 2020 – osserva Alessio Pontiggia, presidente della Filarmonica - venne rinvenuta all’interno della biblioteca comunale una parte importante dell’archivio storico della Filarmonica ’Giuseppe Verdi’ che completava e integrava quella da noi conservata in sede, tutti subito pensammo che questo patrimonio non dovesse più giacere dimenticato e sconosciuto".

Iniziò così un lavoro di inventario e analisi storica durato due anni, che ha permesso di mettere in luce un materiale musicale manoscritto che va dal 1830 al 1945. Nell’archivio sono anche conservati atti, documenti, corrispondenza pubblica e privata che tracciano gli eventi storici della città.

"Siamo felici – sottolinea il vicesindaco con delega alla cultura, Claudia Centi – che l’archivio della Filarmonica possa diventare presto un patrimonio fruibile dagli studiosi e a disposizione dell’intera cittadinanza, non solo per gli appassionati di storia musicale ma anche per gli storici in generale"."Ringrazio Alessio Pontiggia e Gastone Pulvino – ha aggiunto la vicesindaco Claudia Centi – che hanno lavorato con grande impegno per ottenere questo risultato".

Durante la serata, ci saranno anche intermezzi musicali da parte dei maestri Paolo Zampini (al flauto) e Simone Bensi (all’Oboe) e da parte della Filarmonica, che presenterà brani inediti di Francesco Vallesi (1850 ca.) e Delia Fontanelli (1904).

I.P.

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