REDAZIONE FIRENZE

La stazione si toglie il cappotto Entro fine mese la nuova pensilina

Grandi Stazioni ha assicurato al sindaco che si sta cominciando a liberare i 1.400 metri quadri dal ponteggio. L’ultimo passaggio sarà a settembre con il montaggio dei lucernari che sono in produzione .

La stazione si toglie il cappotto Entro fine mese la nuova pensilina

Il conto alla rovescia è cominciato. Tra meno di un mese finalmente la stazione di Santa Maria Novella si spoglierà delle impalcature. I lavori sono ormai prossimi alla conclusione e lo smontaggio delle transenne e del cappotto bianco è già iniziato per concludersi entro fine mese, al più tardi all’inizio di agosto.

La rinnovata e tanto attesa pensilina tornerà ad accogliere visitatori e fiorentini, offrendo un biglietto da visita degno della città. Grandi Stazioni, l’impresa pubblica nata con lo scopo di riqualificare e gestire, anche commercialmente, le 14 maggiori stazioni italiane, ha fatto sapere che siamo al traguardo.

Si è lavorato a lungo – con perido di stop – dopo il crollo del 26 luglio 2019, quando cedette il controsoffitto di una delle principali pensiline all’ingresso della stazione fiorentina, dalla parte di via Valfonda.

Da quel giorno sono passati quattro anni: l’intervento si è protratto per un tempo più lungo del previsto. Prima a causa della pandemia e, successivamente, per la carenza delle materie prime necessarie a ultimare il ripristino. Ma non solo.

La porzione interessata dai lavori coinvolge 1.400 metri quadrati: i veri e propri lavori, dopo un serrato confronto con la soprintendenza per decidere colori e materiali, e poi nell’attesa dell’arrivo delle materie prime, hanno preso il via nel dicembre 2022.

Sembrava la storia infinita. Nel frattempo, negli anni della pandemia, nel 2020 e 2021, erano stati completati restauri conservativi all’interno della stazione per un valore di 3 milioni di euro, che avevano coinvolto il rivestimento dei pilastri, l’impermeabilizzazione delle pensiline interne e il ripristino delle plafoniere e dei velari.

Quando la stazione di Santa Maria Novella sarà spogliata dal bendaggio mancherà l’ultimo passaggio che potrà essere completato soltanto a settembre, con il montaggio dei lucernari in vetrocemento che sono tuttora in produzione. Per l’installazione di quelli che in gergo si chiamano lacunari saranno montati e smontati microcantieri.

Ad allungare i tempi dei lavori è stato anche il fatto che la stazione fiorentina è un’opera di grande valore storico-artistico-architettonico, realizzata dall’architetto Giovanni Michelucci. E dunque ha necessitato di vari passaggi di controllo e gestione degli interventi da parte della soprintendenza, che specialmente per il controsoffitto della pensilina, ha chiesto di poter visionare un lotto campione che ha permesso di valutare colori e materiali per poi dare il nullaosta alla realizzazione dell’intero lavoro.

Non si è trattato di lavori semplici. E gli intoppi si sono susseguiti nel corso dei mesi e degli anno. In particolar modo è stato complesso il ripristino della controsoffittatura (integralmente sostituita) che si è potuto realizzare solo dopo le demolizioni e il consolidamento.

Non è stato possibile recuperare il controsoffitto originale, altra ragione che ha allungato i tempi per il riposizionamento del mosaico, sempre sotto periodica supervisione della soprintendenza. Gli operai hanno dovuto procedere affiancati da tecnici per ottemperare a una serie di prescrizioni.

Ora siamo alla fine. Il sindaco Dario Nardella ha parlato con i vertici di Ferrovie che gli hanno assicurato che la stazione tornerà a un nuovo splendore entro fine mese.

I.U.