Gurrieri
Con un bel catalogo curato da Franco Margari, la Società delle Belle Arti – Circolo degli Artisti “Casa di Dante” testimonia la sua presenza in città dal 1843 ad oggi. Fu il Granduca Leopoldo II (confidenzialmente chiamato "Canapone" dal popolo), nel torrido agosto del 1843, a ufficializzare lo Statuto della "Società Promotrice delle Belle Arti"; appena più tardi, nel 1855 sopraggiunse un’analoga società, in seno alla Fratellanza Artigiana e, incredibile a credersi che sia potuto accadere a Firenze, qualche anno dopo, le due società si fusero, con la nuova denominazione di "Società delle Belle Arti di Firenze". E subito, in quanto alla qualità dei soci non si scherzava: bastano i nomi di Telemaco
Signorini, Vincenzo Cabianca, Odoardo Borrani, Giovanni Fattori e Silvestro Lega per darci conto di un plateau di alto livello, del più alto livello del momento. Scivolati nel XX secolo arrivano Ardengo Soffici, Primo Conti, Chiappelli, Giorgio De Chirico, Carlo Carrà, a dire quali personalità hanno ossigenato la fase sorgiva dell’istituto. Ed altra fusione si ebbe nel secondo dopoguerra, sotto la presidenza di Primo Conti, col "Circolo degli Artisti". Pur con brevi stagioni di décalage ha sempre saputo riprendere il cammino, testimoniando importanti valori culturali e artistici e garantendo continuità alla sua attività espositiva. Il Catalogo (Polistampa) si arricchisce di un’utile storia dell’Associazione, stilata
da Attilio Bellanca, prima segretario dell’associazione, poi presidente e artista in
proprio. All’introduzione del curatore, si accompagnano lucidi e utili testi di Laura
Felici, Silvia Ranzi, Vanna Faini, Guido Del Fungo, Claudia Borgia, Giuseppe Baldassarre e Giuseppe Cavallo. Si ricordano le dieci sedi nei 180 anni di vita, dalla prima in via della Colonna all’ultima in via Santa Margherita, attraverso via Faenza e via Cavour.