REDAZIONE FIRENZE

La rivolta dei comitati. I No Aeroporto in corteo. Si parte dalle Piagge con i sindaci in testa

La marcia, prevista per il 30 settembre, arriverà fino al Vespucci. Centinaia le adesioni di cittadini e associazioni della provincia. Previsti Falchi, Biffoni, Tagliaferri e Prestini in fascia tricolore.

La rivolta dei comitati. I No Aeroporto in corteo. Si parte dalle Piagge con i sindaci in testa

di Sandra Nistri

FIRENZE

Se il fronte del sì aeroporto si rinfranca per l’annunciato avvio dei lavori per l’ampliamento dello scalo fiorentino già nei primi mesi del 2024 quello del no si mobilita, compatto, promuovendo una nuova manifestazione di protesta per sabato 30 settembre. Un corteo che partirà dal quartiere delle Piagge (ritrovo fissato alle 14) per arrivare al Vespucci con l’adesione di una lunga lista di associazioni e comitati e l’invito espresso ai primi cittadini contrari al progetto della nuova pista aeroportuale, tra gli altri quelli di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, Campi Bisenzio Andea Tagliaferri, Calenzano Riccardo Prestini, Prato Matteo Biffoni, pronti a scendere in piazza e a manifestare.

L’iniziativa è stata presentata dagli organizzatori ieri mattina con un presidio davanti alla sede del Consiglio regionale della Toscana: "A quattro anni dall’ultima grande manifestazione – ha spiegato tra l’altro Sandro Targetti del comitato Presidio no inceneritori no aeroporti – vogliamo ribadire la contrarietà al nuovo aeroporto di Peretola e anche affermare con grande chiarezza che già l’attuale scalo non è più sostenibile per le popolazioni, l’ecosistema è già compromesso dai tanti inquinamenti e dalle tante funzioni che sono presenti nella Piana fiorentina". Quindi, ha proseguito, "realizzare questo nuovo aeroporto significa stravolgere completamente l’ecosistema e compromettere definitivamente il progetto del parco della Piana. Se parliamo di emergenza climatica occorrono scelte chiare e nette a partire dal fatto di mettere da una parte questi progetti che fra l’altro non creano tutto quel lavoro che si prospetta. Mentre noi pensiamo che sanificando l’ambiente, realizzando il parco della Piana sia possibile creare un numero di posti di lavoro ancora maggiore".

Lungo e circostanziato l’elenco delle richieste dei promotori, fra gli altri Legambiente, Italia Nostra, associazione Vas onlus, Fridays for future Firenze e Prato, Associazione VAS Onlus, Comitato Sorvolati Brozzi-Peretola-Quaracchi, Flc-Cgil Università di Firenze per citarne pochi: "Vogliamo la drastica riduzione dei voli – hanno sottolineato – e il rispetto totale e immediato delle prescrizioni per l’aeroporto attuale, la cancellazione di ogni ipotesi di ampliamento ‘Masterplan 2035’, riproposto ancora una volta da Toscana Aeroporti dopo la sonora bocciatura del 2020, la tutela e la riconversione dei posti di lavoro, la costituzione partecipata e concreta del Parco agro-ecologico della Piana, come ecosistema relazionale, vera grande opera che può divenire il nuovo baricentro verde dell’area metropolitana, una legge nazionale che vieti i voli brevi e promuova treni funzionali a costi accessibili per tutti, migliori ed efficienti collegamenti ferroviari con Pisa". A sostenere l’iniziativa del prossimo sabato figura anche una realtà apparentemente lontana come il Comitato per la tutela del crinale mugellano, impegnato nella protesta contro il progetto parco eolico del Monte Giogo di Villore.