
Un centro fuori dal centro. E’ questo l’obiettivo della trasformazione già in corso a nord della città quella che collegherà e trasformerà l’area universitaria a Novoli, e la grande area della Manifattura Tabacchi attraversando piazza Puccini fino al parco delle Cascine. Gli antichi spazi a destinazione industriale e un pezzo di città finora ai margini del tessuto urbano sono destinati a essere reinventati, concentrando alcune importanti funzioni. E’ un altro pezzo della città che cambierà da qui al 2026 e di fatto allargherà i confini dei fiorentini.
L’intera operazione supera i 250 milioni di euro per il solo recupero dell’ex area industriale che si estende per più di 110mila metri quadrati. E a questi devono essere aggiunti gli investimenti per la linea 4 della tramvia che renderà quegli spazi accessibili e quelli per la realizzazione della strada Pistoiese Rosselli attraverso la quale sarà più facilmente raggiungibile anche dalla mobilità su gomma.
La Manifattura Tabacchi è un complesso edilizio di architettura razionalista progettato e costruito da Giovanni Bartoli e da Pier Luigi Nervi, fu costruito fra il 1933 e il 1940 e un tempo vi lavoravano 1200 sigaraie. La rinscita dell’area prevede un mix urbanistico con 7.720 metri quadrati destinati al commercio, mille a spazi espositivi, 3.440 a loft industriali, 1.740 a una birreria (l’ex centrale termica diventerà un birrificio, pensato come luogo di produzione e degustazione di birra artigianale), 6.700 di spazi formazione, 11.220 di co-working e uffici e 7.240 di aree pubbliche. Una prima parte della riqualificazione, il nucleo centrale dei blocchi 4, 5 e 11, è già partita e dovrebbe essere aperta il prossimo settembre. Per tutto il resto ci vorranno altri quattro anni. Nell’edificio 12 all’estremità nord ci saranno laboratori per artisti e designer al piano terra e loft d’ispirazione industriale al piano primo.
I lavori già partiti, quelli della Factory, prevedono un investimento di 30 milioni di euro e interessano una superficie totale di oltre 21.000 metri quadrati. Il progetto è firmato dallo studio fiorentino Q-bic di Luca e Marco Baldini, affiancati dal paesaggista Antonio Perazzi; l’esecuzione è stata affidata all’impresa Setten Genesio, specializzata nel recupero di edifici storici.
L’edificio 4, e il 5 che gli sta di fronte, ospiteranno, al primo piano, i nuovi spazi direzionali e di co-working; il piano terra sarà invece dedicato ad attività commerciali con negozi, atelier e ristoranti, pensato insomma come un nuovo centro d’incontro e di scambio ispirato alle botteghe che un tempo fiorivano intorno alle piazze centrali della città. Sarà questa la nuova casa dei maker di Manifattura Tabacchi, una comunità stabile di creativi che valorizzano l’arte del fare – dalla sartoria alla ceramica, dai cappelli ai restauri – e innovano la tradizione. Nel cuore della Factory, l’edificio 11 ospiterà Nam (Not a museum) un luogo dedicato alle arti contemporanee, produzione compresa.
Sul tetto dell’edificio ci sarà un giardino pensile aperto al pubblico con oltre 100 alberi e 1300 tra arbusti, piante perenni ed erbe. La Factory sarà costeggiata da due strade pedonali: Maker Street, su cui affacceranno laboratori e officine che potranno esporre i propri lavori e il Boulevard, un passaggio ciclopedonale che attraverserà la Manifattura collegando il quartiere universitario di Novoli col Parco delle Cascine in corrispondenza della fermata della nuova tramvia T4.
E poi c’è il un nuovo studentato di 16 mila metri quadrati che sarà realizzato da Hines, con un investimento da 80 milioni di eruo, riqualificando l’edificio al confine ovest. Oltre all’intervento di restauro dell’immobile, verrà anche costruito un quinto piano per ampliare gli spazi a disposizione degli studenti. Al termine dell’intervento di rigenerazione, previsto per il 2024, il nuovo studentato ospiterà più di 500 posti letto.
Paola Fichera