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La rabbia di Borgomeo "Io invitato e poi escluso"

Centrodestra contro Milani: "La proprietà doveva essere presente al consiglio"

E’ il grande assente del giorno: Francesco Borgomeo non partecipa alla seduta del consiglio comunale di Firenze dedicata esclusivamente alla vertenza ex Gkn di Campi Bisenzio, ora Qf di proprietà proprio dell’imprenditore specializzato in riconversioni green. Un’assenza ‘forzata’. "Prendo atto che la Presidenza del Consiglio comunale ha deciso che non c’e neanche la disponibilità ad ascoltarmi. Mi è stato comunicato che non avrei potuto partecipare alla seduta odierna, peraltro dopo avermi chiesto in un primo momento la disponibilità a partecipare" dichiara Borgomeo che non nega l’amarezza per l’episodio: "Mi pare piuttosto difficile poter affermare che si vogliono trovare soluzioni sull’azienda senza l’azienda".

Borgomeo aveva risposto positivamente all’invito, anche con un collegamento da remoto, così come suggerito dal presidente del consiglio comunale, Luca Milani. Poi, però, c’è stato un cambio di programma: la presenza di Borgomeo non sarebbe stata gradita da parte degli operai della ex Gkn. "Se fosse intervenuto avremmo valutato se partecipare o no" sono le parole di Dario Salvetti, delegato Rsu ex Gkn che durante il consiglio comunale ha brevemente ricordato le tappe della vertenza, il mancato pagamento degli stipendi dell’ultimo mese e le azioni che i lavoratori stanno portando avanti. "Se mi fosse stato concesso di poter parlare avrei ribadito quello che sostengo da tempo: lavoro, occupazione e sviluppo non si possono fare dove c’è l’illegalita diffusa" aggiunge Borgomeo precisando che sarebbe stato disponibile anche a partecipare in presenza alla seduta.

L’aut aut avallato dal presidente Milani non è andato giù neppure al centrodestra. "Paradossale che si faccia un consiglio comunale tematico e non si abbia il coraggio di chiamare la proprietà" tuona Ubaldo Bocci, esponente del gruppo Centro. "L’approfondimento con la proprietà ci sarà ma sono altre le sedi preposte. Noi oggi siamo qui per gli operai, per ascoltarli", è la replica di Milani. I consiglieri della Lega col capogruppo Federico Bussolin, di Fratelli d’Italia con i consiglieri Alessandro Draghi e Jacopo Cellai, del Gruppo Centro con i consiglieri Ubaldo Bocci, Emanuele Cocollini ed Antonio Montelatici ed il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli, al termine della seduta, presentando un ordine del giorno collegato al dibattito, ribadiscono "la contrarietà in ordine alla scelta di non invitare il proprietario dell’insediamento produttivo ex Gkn che ha penalizzato la capacità di approfondire i fatti in questione oltre che negare a questi la possibilità di esprimere la propria voce sulla vicenda".

Tra gli altri assenti illustri anche il sindaco Dario Nardella e i rappresentanti degli industriali. "Manca soprattutto un attore fondamentale: un rappresentante di Confindustria. Questa associazione poteva contribuire al dibattito in modo costruttivo" sottolinea Razzanelli chiamando in causa il presidente di Confindustria Firenze, Maurizio Bigazzi. Poi Razzanelli, ricordando l’importanza della seduta, commenta che "sarebbe stata utile anche la presenza del sindaco Dario Nardella".

Barbara Berti