No alla legge per Venezia anche a Firenze. Lo dicono a gran voce gli host fiorentini che, alla luce dell’approvazione in Parlamento di un emendamento al decreto Aiuti che consente al sindaco lagunare Luigi Brugnaro di usare nuovi e più forti poteri per tenere sotto controllo l’invasione degli airbnb, temono di diventare le prossime vittime. "Non mi spiego questo accanimento nei confronti di airbnb che non è altro che un portale di prenotazione come tanti altri. Piuttosto bisogna fare una distinzione tra attività professionale e non, chi come me appartiene alla prima categoria è sottoposto a tasse e normative molto stringenti. Forse il problema sta nei permessi dati dal Comune che hanno permesso a tanti piccoli proprietari di mettere a reddito i propri appartamenti" sottolinea Chiara Pelagotti, una imprenditrice del settore extra alberghiero. Che aggiunge: "Chiaramente la colpa non è dei proprietari, i quali fanno esattamente quello che il Comune gli ha permesso di fare". Il vero problema per Pelagotti è la gestione del centro. "I residenti hanno abbandonato il cuore della città perché mancano i servizi, i trasporti sono insufficienti, non ci sono supermercati e tante funzioni sono state decentrate". E’ lo stesso pensiero di Gianni Facchini, una delle anime del gruppo di airbnb fiorentini: "Ci toccherà la stessa sorte, la strada è tracciata". Ne è convinto Facchini che ritiene "una follia la legge per Venezia". "Chi sceglie di utilizzare il proprio appartamento nella forma di locazione breve - spiega - lo fa anche sulla scorta di tutti i problemi a cui il proprietario va molto spesso incontro. E parlo degli inquilini morosi o della difficoltà nel tornare in possesso del proprio immobile. Sono sicuro, che in presenza di maggiori tutele le cose cambierebbero. Ripeto: non siamo noi i responsabili della fuga dei residenti ma il Comune con le successive pedonalizzazioni, con le Ztl etc.".
"Quello che oggi viene chiamato overturism, se governato bene, è una risorsa - conclude Giovanni Gandolfo che gestisce diverse strutture in centro -. Limitare temporalmente le locazioni turistiche e quindi l’utilizzo di proprietà privata, a mio avviso, potrebbe essere incostituzionale. Sarebbe stato meglio inasprire la tassazione delle locazioni turistiche, disincentivando in questo modo l’iniziativa del privato in favore di quella imprenditoriale e professionale".
Rossella Conte