
Presente da anni a Dubai con quattro boutique, anche la maison di moda uomo Stefano Ricci volerà negli Emirati Arabi in missione istituzionale. A rappresentarla il ceo Niccolò Ricci.
Perché partecipate?
"Per Firenze. L’Expo rappresenta una vetrina d’eccezione a livello globale e quando siamo stati invitati a partecipare, anche come iscritti a Confindustria, abbiamo deciso di esserci: si dice sempre che la città deve saper fare squadra. Cercheremo di dare il nostro contributo. Dico sempre: con il giglio nel cuore e il tricolore sulle spalle".
Voi siete già presenti a Dubai "Sì, il rapporto con la miglior clientela è consolidato. In occasione di questo viaggio priviligeremo la nostra proposta SR Home e gli aspetti legati ai contract per la personalizzazione di residenze, uffici esecutivi e superaycht, tenendo presente la crescente richiesta legata ai nostri progetti di interior design che includono i tessuti dell’Antico Setificio Fiorentino".
Quando è nata la Stefano Ricci?
"La società è stata fondata nel 1972 dai miei genitori. Mio babbo Stefano ha iniziato da un accessorio come la cravatta e ha costruito una realtà internazionale, avendo il coraggio e la visione di aprire la prima boutique monomarca a Shanghai nel 1993. Mai compromettere la qualità con la quantità e il prodotto per uomo 100% fatto in Italia e l’artigianalità di massimo livello rappresentano il nostro Dna nelle 70 boutique presenti nel mondo e nei 20 shop-in-shop all’interno di colossi quali Neiman Marcus e Harrods. La nostra produzione abbraccia il luxury lifestyle a 360 gradi con le proposte fragranze, il nostro SR Octagon watch in edizione limitata, lo stesso SR Club riservato ai top client e la nuova piattaforma B2B estesa a chi in questi mesi non ha potuto viaggiare".
mo.pi.