Le librerie dei paesi distanti dalle città sono luoghi culturali indispensabili (come le biblioteche), e a gestirle troviamo persone affascinate da sempre dai libri e dalla lettura che hanno coronato un sogno. Oggi ci troviamo a Greve, nella grande piazza triangolare dedicata a Matteotti, una delle più belle del Chianti, con i loggiati che corrono lungo le case e sotto uno di questi si trova una piccola libreria molto amata. Si chiama La Formicola. Racconta Caterina che la libreria "è stata aperta nel ’79 da Annagrazia, insegnante in pensione, ripresa negli anni ’80 da Giulio Cesare, uomo intelligente e sofferto che mi ha insegnato tanto, e poi rilevata da me". Da ragazza, subito dopo la fine delle superiori, a inizio estate, Caterina aveva iniziato a lavorare in libreria per decidere cosa fare dopo e il ‘dopo’ è stato quello. "La Formicola è diventata la mia gioia, la mia fatica, il mio stipendio". La Formicola è anche un luogo di incontro di piacevoli chiacchiere, di scambio di idee: "Questa piccola libreria di paese mi ha dato molto. Vendere i libri è passione, fatica, pazienza, conoscenza e ascolto. Ho ascoltato storie personali anche tanto difficili, magari mentre incartavo il libro scelto, e abbiamo sorriso, ci siamo stupiti, ci siamo commossi. La libreria è un riferimento in un piccolo centro - ma credo anche in città - se rimane fermo il desiderio di esserci per le persone che entrano nel tuo negozio e vivono con te il piacere di trovare un nuovo libro che porterà emozioni e scoperte". Continuiamo ad ascoltare la voce di Caterina, libraia appassionata, che vuole molto bene alla sua creatura: "Credo di poter dire (e così mi dicono in tanti) che il mio negozio è ormai ‘storico’. Sicuramente è nel cuore delle persone, adulti e bambini che, mi dicono, devono fare una fermata alla Formicola". La libreria è anche un grande impegno: "I miei figli mi hanno aspettato pazientemente ogni volta che dovevo lavorare ancora un po’ o le domeniche in cui ero in negozio". E così conclude: "La Formicola, uno strano negozio disordinato pieno di libri, di giochi, di colori, che ci regala spessissimo abbracci, complimenti, espressioni di meraviglia". Ancora una volta: viva le librerie di paese.
CronacaLa piccola grande. Formicola