ENRICO SALVADORI
Cronaca

"La mia Firenze, capitale eterna della musica"

Paolo Mengoli si racconta: "Dalla Nazionale cantanti al legame speciale con Carlo Conti. E ora l’inno ufficiale per Papa Wojtyla"

di Enrico Salvadori

Un cantante evergreen, che piace a intere generazioni ma che in questi anni non ha esitato a vestire anche i panni del presentatore e dell’intrattenitore. Paolo Mengoli è bolognese ma il suo legame con Firenze e la Toscana in generale è fortissimo. Complice anche la Nazionale italiana cantanti di cui è un veterano.

Come e quando nasce questo progetto dei cantanti in campo a favore della solidarietà?

"Nel 1975 grazie a Mogol. Giulio coinvolse Morandi, Battisti, Baglioni, Fausto Leali, Don Backy e tanti altri. Per completare la squadra aveva bisogno di un portiere e Gianni fece il mio nome. Ho fatto 455 partite a difesa della porta di questa nazionale e negli ultimi anni Firenze è stata al centro del progetto grazie a Marco Masini e Paolo Vallesi che sono due autentici trascinatori oltre che due bravissimi cantanti e due cari amici".

Ma a Firenze e a un personaggio fiorentino della Tv è legato un altro tuo bellissimo ricordo.

"Era l’autunno del 1989, io ero reduce dal successo ne ‘Una rotonda sul mare’ un programma sulle canzoni ‘60 e ‘70 che Mediaset aveva organizzato radunando tutti i big di quel periodo. Io arrivai terzo e fu una grande soddisfazione: Carlo Conti aveva lunghi capelli neri e mi chiamò in un’emittente fiorentina. Il programma che presentava era ‘Musica maestro’ e da lì nacque una grande amicizia. Tanto è vero Carlo ha pensato a me anche per altri suoi programmi di successo in Rai come ‘I raccomandati’ e ‘ Migliori anni’ oltre che allo show di San Silvestro".

Firenze, una capitale della musica da intrattenimento.

"Decisamente sì e non da adesso. In città ma anche in provincia ci sono locali che hanno fatto la storia. E’ sempre bello venire da voi anche per un bolognese perché la grande musica, il ballo sono molto apprezzati. Ci sono tanti manager di spettacolo e tanti orchestrali. Quando è uscita una delle mie canzoni di maggior successo ‘Perché l’hai fatto’ a Firenze ho fatto tantissime serate. Si sente che il pubblico qui ha una passione particolare".

L’attualità ci porta a due progetti importanti che vedono Paolo Mengoli protagonista.

"Ho prodotto e interpretato una canzone dal titolo ‘Io voglio stare con te’ che tratta della violenza sulle donne e l’idea è molto piaciuta soprattutto a Firenze e in tutta la Toscana. Poi il prossimo 24 ottobre a San Ferdinando di Puglia mi verrà assegnato un importante riconoscimento: dopo la morte ho dedicato una canzone a Giovanni Paolo II dal titolo ‘Ora parlami d’amore’ che ha fatto parlare tutto il mondo. Questo pezzo è l’inno ufficiale dei festeggiamenti del centenario della nascita di Wojtyla e sarò uno dei premiati. E’ davvero una grande soddisfazione".

Per quale motivo un cantante che nel 1968 ha vinto Castrocaro e che nel 1970 era già a Sanremo nel 2020 ha sempre successo?

"Perché la nostra musica è immortale, di ottima qualità e la cantano tutti. Non siamo legati alla moda del momento ed il successo è nato da solide basi".