MANUELA PLASTINA
Cronaca

"La mia festa dell’uva? Nel 2024" Grandi novità ma nella tradizione

Interrvista al nuovo presidente dell’Ente Filippo Venturi a pochi giorni dalla nomina ufficiale

"La mia festa dell’uva? Nel 2024"  Grandi novità ma nella tradizione
"La mia festa dell’uva? Nel 2024" Grandi novità ma nella tradizione

di Manuela Plastina

Filippo Venturi è il nuovo presidente dell’Ente Festa dell’Uva. Dopo la nomina tra i tre membri comunali, è stato chiamato alla presidenza dall’assemblea composta anche da tre membri per ogni rione. Imprunetino Doc ("Sono tra gli ultimi nati a Impruneta in via Paolieri" dice orgoglioso), 57 anni, chimico, direttore tecnico di un laboratorio chimico, succede al neo sindaco Riccardo Lazzerini. Venturi, tra lei e Lazzerini c’è una lunga amicizia.

"Siamo cresciuti entrambi nel Pallò, abbiamo scritto insieme due libri di cui uno dedicato alla Festa dell’Uva, abbiamo collaborato nel rione e poi per il museo. Continueremo a lavorare nei due ruoli istituzionali che ora abbiamo, lui come sindaco, io come referente dei 4 rioni. Se ci sarà da discutere lo faremo, ma sempre in maniera costruttiva".

Cosa significa per lei la Festa dell’Uva?

"E’ la mia famiglia allargata. I miei genitori sfilavano, noi siamo cresciuti nel rione e sfilando. Mi son sempre dato da fare e negli ultimi anni son stato responsabile della musica e anche speaker del rione. Fin da piccolo, ho collezionato articoli, manifesti e cimeli di questa tradizione. Non a caso, ho collaborato strettamente per la realizzazione del Museo della Festa dell’Uva".

Che Ente trova?

"Di età media giovane, con entusiasmo e voglia di fare. I rioni sono 4 mondi distinti, ma hanno voglia di lavorare insieme per la crescita della Festa. Per l’edizione di settembre il programma è già steso, mentre per il 2024 ci sono già grandi idee con qualche importante novità, sempre nel rispetto della tradizione e di ciò che è stato fatto in questi ultimi anni".

Cosa darà a questa realtà?

"Il mio entusiasmo e la passione che ho da sempre. Desidero che la Festa sia sempre più conosciuta ben oltre i confini regionali. Le idee sono tantissime".

C’è il nodo delle sedi rionali.

"E’ la nostra Spada di Damocle. Speriamo che i finanziamenti attesi dal Pnrr non trovino ostacoli. Tutti i rioni stanno lavorando per la loro sede, ma senza i fondi necessari non si può agire da soli".

Si aspettava questo incarico?

"Era nell’aria, ma è una bella responsabilità e spero di non deludere la fiducia datami. Porterò con me in questo impegno Luca Gasparri, il "mio" presidente del Pallò e già primo presidente anche dell’Ente: siamo cresciuti insieme, i nostri padri erano amici fraterni. La sua perdita è stata un lutto per tutti noi. Porterò con me il suo esempio e ricordo".