SANDRA NISTRI
Cronaca

La Fi-Pi-Li si sbriciola Lavori nel mirino

Da mesi s’interviene fra Ginestra e Lastra a Signa ma l’ultima voragine apre uno scenario inquietante

di Sandra Nistri e Lisa Ciardi

La nuova voragine sulla Firenze-Pisa-Livorno, circa un metro di diametro, si era aperta nella tarda serata di venerdì, nella corsia di sorpasso in direzione Firenze dopo l’uscita di Ginestra, con la chiusura al traffico dell’arteria fra Ginestra e Lastra a Signa. L’intervento da parte dei tecnici della Città metropolitana è stato tempestivo e rapido tanto che nel corso della notte il ripristino è stato completato e il tratto è stato riaperto al traffico poco dopo le 6 di ieri mattina. Un episodio avvenuto in orario serale, con un minor numero di mezzi in transito, che fortunatamente non ha innescato incidenti ma che è solo l’ultimo di una lunga lista.

Un vero e proprio stillicidio, negli ultimi mesi, a partire dalla maxi frana del 7 gennaio scorso in via di Carcheri a Lastra a Signa, una piccola strada di campagna che costeggia la Fi-Pi-Li e sulla quale si affaccia la scarpata della superstrada dalla quale ‘scivolò’ un lastrone di cemento posto a protezione della scarpata. Inizialmente il problema era stato considerato di poco conto, invece, con l’avanzare dei cantieri, via via è apparso sempre più serio tanto da allungare i tempi stimati per il ripristino del tratto e la durata delle code quotidiane per gli automobilisti in transito. Poi, proprio questo mese, un nuovo inconveniente che aveva fatto temere conseguenze gravi: un cedimento dell’asfalto che era stato posato durante la notte per una serie di lavori di manutenzione resi necessari proprio dal passaggio di tutte le auto su un’unica carreggiata, quella normalmente utilizzata in direzione mare, visto che l’altra ospitava i cantieri per il ripristino della frana di gennaio.

Al momento della riapertura del tratto chiuso per i lavori era apparso un avvallamento del terreno, vicino al new jersey centrale, che aveva fatto scattare una nuova chiusura. Episodi, questi, chiaramente legati in gran parte ai cantieri in corso ma, in generale, il problema della Fi-Pi-Li è dato dal fatto che la direttrice è vetusta con un traffico sicuramente maggiore, oggi, rispetto a quello per il quale era stata progettata a suo tempo. Non c’è poi una spiegazione ufficiale ma diversi residenti della zona interessata dagli smottamenti da sempre sostengono che il lago di Carcheri sia alimentato da un corso d’acqua sotterraneo che un tempo passava dove oggi si trova la Fi-Pi-Li e di cui non si hanno più tracce. Da questo deriverebbe, fra l’altro, il toponimo "via delle Fonti" che caratterizza una parte di via di Carcheri.

Intanto sull’ultima maxi buca, ma in generale sulla manutenzione, interviene il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Francesco Torselli: "Non bastavano i cantieri infiniti e le code snervanti. Ora si aprono anche voragini sulla Fi-Pi-Li. Tutto ciò è inaccettabile. Solo per un caso fortuito quel cratere non ha provocato un incidente. Cosa sarebbe successo fosse passata da quel punto una moto o un camion carico? Ma anche un’automobile avrebbe avuto certamente dei danni. Io mi chiedo: è normale che l’asfalto si apra come una scatoletta di tonno? Tra l’altro la buca si trova a un passo dalla riparazione portata a termine la scorsa settimana, quella relativa alla frana del gennaio scorso. Siamo certi che i lavori siano stati eseguiti a regola d’arte?".