REDAZIONE FIRENZE

La festa per i 211 anni dell’Arma. Omaggi ai caduti e riconoscimenti: "Oltre 200mila le richieste d’aiuto"

L’appuntamento alla caserma Maritano. Il colonnello Mazza: "Arrestate 3mila persone e 28mila denunciate"

I militari della Legione Toscana hanno commemorato il 211° anniversario

I militari della Legione Toscana hanno commemorato il 211° anniversario

Un compleanno da festeggiare: ben 211 anni. A Firenze la festa dell’Arma dei Carabinieri si è tenuta ieri alla caserma Maritano, sede della scuola marescialli e brigadieri dei carabinieri. I militari della Legione Toscana hanno commemorato il 211° anniversario di fondazione: la cerimonia è stata preceduta dalla deposizione di una corona d’alloro in onore dei caduti alla caserma Baldissera e alla caserma Maritano.

Dopo gli onori ai gonfaloni della Regione Toscana e della Città Metropolitana di Firenze, al medagliere del Nastro Azzurro e al gonfalone di Firenze, sulle note del “Canto degli Italiani” ha preso posto, nello schieramento, la bandiera di guerra del 6° Battaglione Carabinieri Toscana. Il reparto è stato poi passato in rassegna dal comandante della Scuola Marescialli, il generale di divisione Pietro Oresta, e dal comandante in sede vacante della Legione “Toscana”, colonnello Emilio Mazza – prossimamente si insedierà il generale di brigata Pierluigi Solazzo al comando della Legione Carabinieri Toscana – , e a seguire è stata data lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica e dell’ordine del giorno del Comandante Generale dell’Arma, generale di corpo d’armata Salvatore Luongo.

Emozionante la consegna di alcune ricompense al personale che si è distinto in attività di servizio o in interventi di soccorso ai cittadini.

Successivamente, il colonnello Mazza ha tracciato il bilancio dell’operatività toscana. "Negli ultimi dodici mesi, sono 260 i carabinieri presi in servizio – ha spiegato –. Nell’ultimo anno ben 217mila pattuglie hanno operato nei dieci comandi provinciali, a queste si aggiungono i servizi delle nostre specialità come la tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro e dei trattamenti sanitari, dell’ambiente e del meraviglioso patrimonio culturale di queste terre".

Inoltre, "le 32 centrali operative presenti sul territorio hanno gestito oltre 200mila chiamate di emergenza si tratta quindi di altrettanti cittadini che hanno richiesto il nostro intervento, non solo per quanto riguarda la sicurezza ma anche per il soccorso pubblico – ha aggiunto –. Le persone tratte in arresto sono state 3.336 mentre sono 28mila quelle denunciate a piede libero".

"I risultati raggiunti, anche se soddisfacenti, non ci bastano – ha concluso Mazza –.- Non è solo sul piano della repressione che si può vincere la lotta alla criminalità, ma attraverso un’attenta e capillare opera di prevenzione nei confronti delle esigenze della collettività, con lo sguardo rivolto soprattutto ai giovani, al disagio minorile, alla sicurezza stradale".

Pie.Meca.