REDAZIONE FIRENZE

La Faentina va sotto i ferri. E il Mugello è già a lutto: "Sarà un’estate difficile"

La voce dei pendolari alla vigilia dello stop di agosto per lavori di miglioramento. "Resta la linea via Pontassive, ma i tempi di percorrenza lì sono raddoppiati"

La Faentina va sotto i ferri. E il Mugello è già a lutto: "Sarà un’estate difficile"

Firenze, 21 luglio 2024 – «Ma Trenitalia non si rende conto del disservizio che sta per creare?". Se lo è chiesto Angela, mentre scendeva dal treno che viaggia tra Marradi e Borgo San Lorenzo, domenica scorsa. Tanta gente, chi con le mountain bike a bordo, famiglie, turisti. Una folla che dall’8 agosto, fino al primo settembre non potrà più usare il treno per muoversi sulla Faentina, nell’intera tratta fra Firenze e Faenza. Rete Ferroviaria Italiana, usufruendo di risorse del Pnrr, ha avviato un corposo intervento di potenziamento della linea, per un valore complessivo di 140 milioni di euro.

Pendolari alla stazione di Firenze
Pendolari alla stazione di Firenze

Rfi garantisce un miglioramento delle prestazioni sulla Faentina, sottolineando che questa linea di fatto sarà la prima a disporre dell’innovativo sistema di gestione del traffico ferroviario Ertms. Scelte all’avanguardia che miglioreranno la linea, ma difficile da digerire per chi si trova sena un mezzo di trasporto giudicato fondamentale. "Mah – commenta Marco, pendolare mugellano -: la linea non è elettrificata, è a un solo binario, quando un treno è in ritardo quello in senso opposto deve fermarsi e aspettare. Mi chiedo se saranno miglioramenti tangibili.

E comunque la chiusura ad agosto per molti sarà un notevole disagio: non è che in questo mese si sta tutti a casa, anche ad agosto la gente va a lavorare". Per non parlare dei turisti. Non sono pochi quelli che ogni anno scelgono il verde Mugello, molti anche dai Paesi europei, come base per poi visitare, tra le altre cose, anche Firenze. In agosto sarà davvero un problema raggiungere Firenze dal Mugello, e viceversa. Non solo non ci saranno i treni – resta la linea via Pontassieve, ma i tempi di percorrenza sono quasi raddoppiati -, ma anche la via Bolognese, principale arteria di collegamento Mugello – città, è bloccata prima dell’ingresso a Firenze, a causa di importanti lavori all’acquedotto.

«Un coordinamento nelle tempistiche davvero straordinario – sorride amaro il pendolare -, visto che Publiacqua aveva annunciato i lavori già un anno fa. E se vogliamo andare in auto a Firenze, ci fanno passare dalla stradaFaentina, che è stata riempita di semafori a causa di lavori che durano ormai da troppo tempo". Le amministrazioni comunali mugellane, da mesi, han chiesto che i lavori sulla ferrovia Faentina si facessero in orario notturno. Ma Rete Ferroviaria Italiana su questo non ha voluto o comunque potuto sentir ragioni. Per impossibilità tecniche reali o per non aumentare tempi e costi non è dato sapere. Sarà dunque un mese particolarmente caldo e tribolato, per il trasporto pubblico in Mugello.

Anche se il blocco totale, ad onor del vero, rappresenta soltanto l’ultimo dei disservizi vissuto da questi territori, in ordine di tempo. La lunga lista include i frequenti ritardi e cancellazioni, il mancato arrivo dei nuovi treni Blues a suo tempo promessi, l’attestazione della fermata in Santa Maria Novella nei lontanissimi binari 17 e 18. Per non parlare della tratta tra Marradi e Faenza, che in caso di maltempo vede sempre il blocco della circolazione dei treni, sostituiti con autobus.