La cultura a portata di tutti Via le barriere nei musei

La giunta approva un progetto per abbattere gli ostacoli architettonici. L’obiettivo è intercettare i soldi dell’Europa e potenziare il turismo accessibile

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Uno di loro, quello di arte sacra a San Pietro in Mercato, è diventato anche sede degli Uffizi diffusi. Gli altri, sono quello del vino ai Lecci - oggetto di un piano di ampia riqualificazione, con camminamento panoramico sul crinale verso il centro - e quello dedicato al tenore di Montespertoli Amedeo Bassi: adesso i tre musei sono al centro di un ampio progetto di rimozione totale di barriere architettoniche. Il Comune di Montespertoli ha deciso di partecipare al bando che è inserito nel ‘Pnrr’ finanziato dall’Unione Europea-Next Generation Eu.

’Tre Musei per tutti’ prevede interventi sia da un punto di vista architettonico sia da un punto di vista culturale in riferimento al museo ‘Amedeo Bassi’, al museo d’Arte Sacra e al Centro per la cultura della Vite e del Vino ’I Lecci’. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica approvato dalla giunta prevede un investimento complessivo di circa 185mila euro finanziati totalmente, in caso appunto di accettazione, dai fondi ‘Pnrr’ con la previsione di terminare i lavori entro il 2026.

Gli spazi culturali - fa sapere la giunta - "acquisiscono sempre più un’importanza strategica attraverso la creazione di luoghi aperti e ricchi di iniziative e si fanno veicolo di informazione, formazione e incontro. L’abbattimento di barriere, non solo fisiche, ma anche cognitive va proprio nella direzione di rafforzare il legame con i cittadini e rendere i musei alla portata di tutti. Rendere un museo fruibile significa inserirlo nel contesto del territorio tenendo conto di tutte le sue sfaccettature, significa renderlo fruibile agli stranieri con allestimenti in lingua, significa utilizzare un linguaggio comprensibile e accattivante per i bambini, significa posizionare la segnaletica per renderla leggibile anche alle persone in carrozzina, significa utilizzare caratteri più grandi per gli ipovedenti e inserire delle didascalie in braille".

L’accessibilità ai luoghi della cultura dovrà passare attraverso un nuovo modo di relazionarsi con il pubblico attraverso percorsi inclusivi "in grado di rendere unica l’esperienza tirando fuori le potenzialità di ciascun visitatore". Nel progetto si prevede quindi una riorganizzazione delle sale, dei pannelli informativi e del percorso museale. É previsto l’inserimento di nuovi allestimenti come le didascalie in braille, la didattica per ipovedenti, i percorsi tattili, le timeline comparative per collocazione geografica e storica, i virtual tour le audioguide. Attraverso queste strategie si va nella direzione di potenziare il ’turismo accessibile’, dove le differenze rappresentano una ricchezza e non una limitazione.

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