LISA CIARDI
Cronaca

La crisi del Club Sportivo: "Un rilancio radicale per restare sul mercato"

Il socio Daniele Tarlini: "Valorizzeremo i punti di forza ottimizzando le spese. Serve un intervento forte da parte del Comune sulle ’zavorre’ della struttura".

La crisi del Club Sportivo: "Un rilancio radicale per restare sul mercato"

Va avanti il dibattito sul presente e sul futuro del Club Sportivo Firenze, un’istituzione nella storia della città, ora in profonda crisi. A dire la sua Daniele Tarlini, l’unico membro del Consiglio direttivo che lunedì scorso non ha rassegnato le dimissioni. "Sono socio da tempo e proboviro da dicembre – racconta -. Sono rimasto al mio posto perché serve sempre qualcuno che continui a battagliare. Per questo non mi sono dimesso, ma ho scritto una lettera al sindaco Nardella. I motivi della crisi? C’è n’è uno prima di tutto ed è proprio l’età del Club. Oggi l’immagine conta molto e, senza un profondo restauro e rilancio, il Circolo non può reggere la concorrenza con tante altre strutture di ultima generazione. Non è concorrenziale. L’età ha poi una diretta conseguenza su consumi e costi di manutenzione. Vero è che sono stati fatti interventi per ottimizzare l’uso di energia, ma solo lo scorso anno. Detto ciò, spiace che Forza Italia voglia strumentalizzare questa storia: la situazione sarebbe stata la stessa anche se in città avessero governato altre forze politiche".

Ma Tarlini evidenzia pure i punti di forza del Club. "La struttura ha delle eccellenze – spiega – come il ristorante, la scuola tennis e il calcio. Da ora a giugno, quando uscirà il nuovo bando, il Consiglio dovrebbe trovare una soluzione ponte, valorizzando i punti di forza e ottimizzando le spese. Poi servono un piano economico vero e un intervento forte del Comune sulle ’zavorre’ che la struttura ha e che dovrebbero essere ammodernate e poi rilanciate in modo diverso".

Intanto, oggi, si terrà l’incontro fra i membri dimissionari del Consiglio direttivo e l’assessore allo sport di Firenze, Cosimo Guccione. Sarà il momento della verità, per capire se la struttura possa vivere un nuovo rilancio. Per chi non avesse seguito la vicenda, a scatenare il dibattito sul futuro del Club Sportivo Firenze sono state le dimissioni in massa, lunedì scorso, dei membri del nuovo Consiglio direttivo, seguite dallo stop di diversi maestri di tennis, a causa dei ritardi nei pagamenti. Da qui le proteste di Roberta Pieraccioni, ex consigliera del Q1 ed esponente di Forza Italia, oltre che di diversi atleti e genitori. Uscita la notizia su "La Nazione", a dire la sua è stato anche Antonio Mollica, presidente del Cs Firenze fino a dicembre, che ha evidenziato difficoltà più gravi: fra rincari esponenziali dei costi energetici e durata eccessiva dei lavori al campo da calcio. Resta da vedere se oggi arriverà una soluzione. O almeno un’ipotesi di futuro per un realtà nata nel lontano 1870, quando un gruppo di pionieri del ciclismo fondò il Veloce Club Firenze.