
Una sorta di autogestione per andare incontro al personale scolastico alle prese con i test sierologici da effettuare. E’ quella promossa dai medici di famiglia della Casa della salute di Vinci e, con loro, da altri colleghi dell’aggregazione funzionale territoriale di Montelupo Fiorentino e Limite e Capraia che hanno aderito alla campagna di screening. "Abbiamo preferito auto-organizzarci e creare un ambulatorio dedicato – spiega Alessandro Bonci, coordinatore clinico della Casa della salute –. Possiamo ottimizzare l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale ed effettuare i test in ambienti idonei garantendo la sicurezza della procedura ed evitando assembramenti, senza interferire con la normale attività. Abbiamo anche scelto di effettuare il tampone nasofaringeo consentendo agli insegnanti di svolgere l’intera procedura e avere il risultato del tampone in 24 ore". Una modalità tutt’altro che banale se si pensa che "in alcune zone, a causa di difficoltà organizzative e strutturali, i nostri colleghi hanno avuto difficoltà a rendersi disponibili per effettuare i test – continua –. Ma la nostra realtà ci consente di dimostrare che la medicina generale c’è ed è in prima linea per affrontare difficoltà e sfide dell’emergenza Covid". Il sindaco Giuseppe Torchia ha accolto con soddisfazione l’iniziativa, pronto a invitare gli operatori scolastici a sottoporsi ai test e a ringraziare i medici "per la disponibilità a organizzare laboratori mirati. Un atto di grande responsabilità verso la comunità e di tutela di un bene comune, come la salute".
Ma il team di medici va oltre. "Vorremmo provare a organizzare un ambulatorio Covid per visitare nei prossimi mesi in ambiente ‘sicuro’ i pazienti con sindromi influenzali – sottolinea il coordinatore –. Pensavamo di utilizzare, se necessario, strutture mobili. Credo sia indispensabile investire sul territorio regionale per potenziare i servizi negli ambulatori con personale di segreteria e infermieristico per affrontare in modo adeguato anche la campagna vaccinale". Senza dimenticare che "sarebbe auspicabile riorganizzare rapidamente la continuità assistenziale e le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) integrandole con l’attività dei medici di medicina generale - conclude Bonci, in qualità di segretario regionale Toscana della Fimmg Ca.
Samanta Panelli© RIPRODUZIONE RISERVATA