La "biondina" in via Palestro

In direzione di una donna, esterna a Cosa Nostra, virano anche le indagini della procura di Firenze, che nei mesi scorsi hanno perquisito Rosa Belotti, 56enne di Albano Sant’Alessandro, provincia di Bergamo. Sarebbe lei, secondo l’ipotesi accusatoria, la “biondina“ che un passante vide scendere, il 27 luglio del 1993, da una Fiat Uno parcheggiata in via Palestro, dove subito dopo un’autobomba fece cinque vittime.

La Belotti, sentita dai magistrati dopo l’iscrizione sul registro degli indagati, ha negato il proprio coinvolgimento nella strage ma ha ammesso di essere effettivamente lei la donna ritratta in una foto trovata in una villa di Alcamo, contestualmente al ritrovamento di un arsenale di armi clandestine. Perché la sua foto in quella villa?

L’inchiesta della magistratura, poi, verte sui presunti mandanti politici che avrebbero ordinato, dopo Capaci e via D’Amelio, l’attacco al cuore dello Stato, con gli attentati nel “continente“.

Questo filone nasce dalle dichiarazioni intercettate in carcere fra il boss Giuseppe Graviano e un altro detenuto.

ste.bro.

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