
Il governatore Eugenio Giani, in corsa per il bis come candidato del centrosinistra
"Il tempo stringe, dai discorsi bisogna passare ai fatti. Resistenze e ambizioni personali devono essere superate".
Eugenio Giani esce dal perimetro della diplomazia, esercizio fondamentale nella costruzione di un campo tanto largo quanto delicato, e – pur precisando di voler tenere un atteggiamento "costruttuivo" – dà una sonora bacchettata all’area centrista della coalizione e alla gazzarra sul tema delle liste.
Governatore, che succede al centro?
"Succede che siamo ancora in una fase di interlocuzioni ma il mio auspicio è chiaro".
Ce lo dica.
"Spero che si formi un soggetto civico e riformista con un’identità forte e che porti in dote il mio lavoro politica e la mia cultura. Porte aperte".
Per chi?
"Per chi si riconosce nel buongoverno. Per il mondo civico, per i tanti professionisti che hanno già dato la loro adesione al progetto, per gli uomini di cultura. Ma anche per figure espressione di quei partiti non di area prettamente di sinistra. Penso a parte del Pd, a Iv, Azione, +Europa, socialisti, repubblicani..."
A proposito di Calenda, ha detto all’Huffington Post di non volerla sostenere anche perché "la scena umiliante di Giani che si inchina alla Taverna è una cosa che non si può vedere". La replica?
"Non ho memoria di fotografie in cui mi inchino alla Taverna, la politica è l’arte della mediazione per far coinvolgere su un obiettivo comune piu persone e forze politiche. Se Carlo Calenda approfondisce quei contenuti ci sono tutte le condizioni per aggregagarci. Ora è un programma in Toscana, domani un’allenza vincente per superare il governo di centrodestra. Anche oggi (ieri, ndr) ho parlato con Remaschi (coordinatore regionale di Azione ndr) in modo costruttivo. A volte Calenda è istintivo, forse le cose non gli sono state riportate bene".
A che proposito?
"All’accordo tra Pd e 5 Stelle. Un patto che è nel solco del mio lavoro. Siamo d’accordo per il potenziamento delle infrastrutture, a partire dalla linea ferroviaria Firenze-Pisa. Su Peretola poi c’è una convergenza sullo sviluppo da portare avanti con la compatibilità ambientale. Stessa cosa per la crescita dello scalo di Pisa. Siamo in sintonia sullo sviluppo della Tirrenica per superare il concetto di Toscana a due velocità, a migliorare la sanità. E poi mi faccia dire una cosa: Giani non sta rinnegando nulla".
Allude al fatto che molti l’accusano di essere stato messo all’angolo dal Movimento?
"Esatto. E’ una lettura che non è assolutamente vera. Io porto avanti orgogliosamente il mio lavoro sull’Alta Velocità, sulla crescita delle infrastrutture, penso ora alla Siena-Grosseto, sulla Toscana diffusa. Gli alleati sono un arricchimento".
Ovvero?
"Noi andiamo avanti con quanto fatto senza fare passi indietro. Con efficienza ed efficacia. Avs e 5 Stelle sono preziosi per arricchire e migliorare ancora tanti nostri progetti".
A proposito: Falchi a La Nazione ha detto che se non ci sono risorse in bilancio per potenziare la sanità le si possono trovare tassando chi fa grandi profitti o possiede auto di lusso
"Ci confronteremo. Nuove tasse per i cittadini non sono sostenibili. Dobbiamo far funzionare al meglio la riforma della sanità territoriale, terminare la costruzione delle 77 case di comunità, abbattere le liste di attesa".
Ultimo messeggio al centro.
"Sbrighiamoci e mettiamo da parte personalismi. Se persistono i dissidi ci saranno alla fine tre liste".
Con quel che ne consegue
"Io auspico un soggetto unico. Chi ci sta ci sta, chi non ci sta non ci sta".