Matteo
Atticciati*
Era il 1420 quando ebbe inizio la costruzione della cupola del Brunelleschi, simbolo di Firenze e della capacità degli esseri umani di superare sfide apparentemente insormontabili con la forza dell’innovazione. Oggi, 600 anni dopo, Firenze affronta un’altra sfida posta da una pandemia globale. La città è davanti alla fragilità delle scelte di sistema fatte negli ultimi anni. Il turismo consumistico ha reso Firenze una cartolina stropicciata e si è rivelato un asset fragile di fronte ai capovolgimenti della realtà. Se la cultura del consumo si è rivelata caduca, più resilienti sono la produzione e il consumo della cultura, della scienza ed i loro strumenti. La crisi che stiamo vivendo ci obbliga ad affrontare questioni piuttosto trascurate. È il momento di immaginare quel turismo sostenibile di cui abbiamo tanto parlato. Chi visiterà Firenze lo farà per i contenuti socioculturali autentici che la città e il suo tessuto offriranno.
Il suggerimento non è di chiudere le porte al turismo, ma di incentivare forme di turismo sostenibili, a misura d’uomo, integrate nel contesto cittadino. Una città che aspira a essere di cultura non può avere come unico paradigma i dati sull’affluenza nei suoi musei, ma guardare al valore generato dagli strumenti di produzione della cultura e della scienza.
La scelta è tra il considerarsi poco più che custodi di un patrimonio che ci è stato lasciato in eredità o germogli di un albero dalle radici forti. L’Università e la sua comunità non possono che essere centrali. La crisi mette a repentaglio, in mancanza di interventi a favore del diritto allo studio, la possibilità di molti dei 50mila studenti dell’Ateneo di continuare gli studi. A subire le attuali criticità saranno soprattutto i fuorisede, cittadini a tutti gli effetti costretti ad abbandonare la città dove hanno deciso di costruire il loro futuro e stabilire legami. Il petrolio di Firenze non è mai stato il turismo ma la cultura, la scienza, l’innovazione. Fin da quando fu posta, quasi 600 anni fa, la prima pietra della cupola del Brunelleschi.
*Studente che siede
nel Senato Accademico