
Kata, la nuova verità della mamma : "Mia figlia venduta per vendetta"
"Mia figlia è stata venduta". A dirlo è la mamma della piccola Kata, Katherine Alvarez, scomparsa lo scorso 10 giugno dall’ex hotel Astor. Ospite della trasmissione ‘Ore 14’, in onda su Rai Due, Katherine torna a parlare delle possibili cause che hanno portato alla sparizione della figlia di cinque anni.
Tra momenti di tensioni e lacrime, nel salotto televisivo la mamma della bambina peruviana ha anche mostrato presunti messaggi che una connazionale gli avrebbe inviato pochi giorni dopo la sparizione di Kata. "È quello che ti meriti, per esserti messa con un uomo che aveva figli e moglie…", e ancora: "Piangi come un giorno ho pianto io". A inviarli, secondo quanto riporta, sarebbe stata la 21enne peruviana accoltellata all’interno di una discoteca dalla stessa mamma di Kata. "Non è successo nulla dentro la mia famiglia e non voglio più sentire che mia figlia è stata portata fuori senza vita", spiega ancora la donna. Sfumata invece la pista della foto scattata in Spagna che avrebbe immortalato la bambina in un bus: "Non è lei", conferma Katherine. La donna parla poi delle diatribe interne all’Astor, delle possibili famiglie coinvolte, e difende i suoi parenti (in particolare il fratello Abel), coinvolti nelle indagini per il racket delle stanze e sequestro di persona a scopo di estorsione. "Continuo a pensare - ha affermato piangendo - che sia ancora viva". E sulle indagini: "Io ho detto tutto quello che sapevo agli inquirenti – continua – ridatemi mia figlia, lasciatela andare".
P.M.