L'istituto degli Innocenti compie 600 anni. Cerimonia con Mattarella

E' una delle più antiche istituzioni pubbliche italiane dedicate alla tutela dell'infanzia

Un'immagine storica  dell'Istituto Innocenti di Firenze

Un'immagine storica dell'Istituto Innocenti di Firenze

Firenze, 10 febbraio 2019 - Il 2019 è l'anno che celebra la nascita, nel 1419, del fiorentino Istituto degli Innocenti, una delle più antiche istituzioni pubbliche italiane dedicate alla tutela dell'infanzia. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parteciperà, domani, alla cerimonia per i 600 anni dell'Istituto. L'edificio, il cui ingresso è sotto un loggiato decorato dalle immagini in terracotta di neonati in fasce, opera dei Della Robbia, è stato il primo di architettura rinascimentale, e sorge nel pieno centro storico fiorentino, in piazza Santissima Annunziata. Il progetto fu 'firmato' da Filippo Brunelleschi. Lo 'Spedale degli Innocenti', così come si chiamava l'Istituto in origine, nacque al fine di accogliere e prendersi cura dei bambini abbandonati. Secondo valori di una straordinaria contemporaneità, i piccoli abbandonati venivano curati fin dai primi giorni di vita e poi mantenuti attraverso un'educazione scolastica e l'avviamento al lavoro. Fra il '600 e il '700, l'istituto iniziò ad accogliere le madri nubili da affiancare alle nutrici interne, che erano addette a prestare le prime cure ai neonati, di fatto precorrendo di secoli l'assistenza a donne in difficoltà. Negli anni, fu istituito persino un sussidio destinato a queste giovani donne, per dare loro un aiuto concreto per poter vivere anche al di fuori dell'Istituto. Il complesso di piazza Santissima Annunziata, nei secoli, è cambiato - nel 2016 è stato inaugurato il Museo degli Innocenti - in base ai cambiamenti delle attivita' svolte in favore dei bambini e delle loro famiglie, divenendo un modello universale di tutela dell'infanzia. Un dettaglio storico. Il primo 'infante' di cui si prese cura l'Istituto degli Innocenti, nel 1444, era una bambina. Fu trovata alla base della 'finestra ferrata', tuttora visibile sotto al loggiato, luogo deputato a lasciare i piccoli in fasce affinche' venissero accolti dall'Istituto. Fu chiamata Agata Smeralda, in onore della santa celebrata il giorno in cui la piccola entrò nello 'Spedale'.

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