di Iacopo Nathan
Si sentono le voci dei bambini che giocano durante i minuti della ricreazione, appena usciti dalle aule della scuola Barsanti, che si divertono tranquilli sul prato, ma basta spostarsi di pochi metri per trovare uno scenario tutt’altro che idilliaco. Il quartiere dell’Isolotto, fortemente riqualificato negli ultimi anni, rivive nei suoi anfratti più bui ancora quei problemi di delinquenza e degrado che sembravano ormai dimenticati. Il parcheggio di via delle Torri è sicuramente una delle zone attualmente più problematiche, soprattutto per la vicinanza con la scuola elementare, visto che a separarli c’è solo una siepe. Più che un parcheggio una tasca di cemento, poco illuminata e non facilmente raggiungibile dal trafficato viale Canova, che nasconde al suo interno alcuni segreti drammatici. Basta avvicinarsi ad una estremità del quadrilatero per venire catapultati nella Edimburgo raccontata da Welsh nel suo celebre Trainspotting. Siamo andati in prima persona a vedere la situazione in un giorno infrasettimanale qualunque, in pieno orario scolastico, e siamo rimasti a dir poco senza parole. Si può vedere letteralmente di tutto, una piccola discarica a cielo aperto, riservata solo al mondo delle droghe e della tossicodipendenza. Un cimitero di siringhe usate, ancora piene di liquidi e sangue, con tanto di scatola di provenienza, gettate tra i cumuli di foglie e le auto parcheggiate. Poco distante ci sono anche un cucchiaio e un laccio emostatico, per completare lo sconcertante quadro. Non mancano bottigliette con la stagnola al posto del tappo, usate per consumare il crack, preservativi usati e lasciati in mezzo al parcheggio, e una infinita distesa di bottiglie di birra naturalmente rotte. Il tutto buttato per terra, tra le auto parcheggiate, le persone che camminano per andare a lavorare e i bambini divisi solo da un sottile strato di foglie e arbusti.
Le segnalazioni dei residenti sono tante, ma questo non ferma i frequentatori notturni della zona, che continuano ad affollarsi sfruttando le tenebre. Oltre ad essere a pochi metri da una scuola elementare, il parco si trova vicinissimo al centro per l’impiego del Quartiere 4 del Comune di Firenze, in un triangolo tra istituzioni e bambini, riportando alla memoria alcune immagini che credevamo fossero state tolte dalle strade della città.