EVA
Cronaca

Insegni l’arte della sartoria e impari la vita

Eva

Desiderio

La Scuola si chiama in un modo semplice e al tempo stesso prestigioso: “Antonio Liverano, Arte in Sartoria” ed è aperta dal febbraio 2020 con i primi sei allievi venuti a Firenze dal mondo per imparare un mestiere nobile come quello del sarto da uomo. Il nome Antonio Liverano, che porta avanti l’atelier Liverano & Liverano in via de’ Fossi 43, è una garanzia e un sigillo di genio e vera artigianalità, l’arte in sartoria racconta una storia che data dal 1948 e che fino ad oggi ha vestito e veste uomini non solo eleganti ma cultori della bellezza assoluta. "Io non sono mai stato bambino, una volta era così, nel mio paese – Palagiano vicino a Taranto – a 7 anni dopo la scuola andavo già a bottega dal sarto e magari facevo solo piccole commissioni o riempivo di carbone i ferri da stiro ma annusavo l’aria della sartoria. Poi a 13 anni – racconta il mastro sartore Antonio Liverano – sono venuto a Firenze dove mio fratello Luigi aveva avviato l’attività. E’ stato lui il mio primo maestro".

Ricordi ed emozioni forti, un impegno che dura da tutta la vita, un prestigio indiscusso, un ambiente di lavoro che profuma di famiglia con la figlia Valentina Liverano che affianca il babbo da venti anni, il braccio destro Angela, e poi il bravissimo Taka Osaki direttore creativo, Giacomo, Filippo, Vittorio, Jonathan, la giovane giapponese Moto, Caterina, Amy, Nicola, Talita, tutti uniti per la gloria di questo atelier unico e inimitabile dove Antonio insegna un mestiere antico ma dal grande futuro. "Ho aperto la Scuola perchè voglio tramandare l’arte della sartoria fiorentina – dice Liverano – e in questo progetto mi affianca Eitan Lerer, manager appassionato: io qui non insegno solo a cucire, insegno la vita. E ancora mi emoziono come agli inizi e l’abito più bello è sempre quello che devo ancora fare". Antonio non vuole che muoia questo mestiere bellissimo. "Per questo ho parlato col sindaco Dario Nardella, che è venuto a trovarmi, per cercare degli spazi magari in San Frediano adatti alla mia Scuola, con facilitazioni perchè io sono un artigiano, specie per l’affitto. Ma ancora non è successo nulla e qui in via de’ Fossi stiamo stretti in venti persone a lavorare. Spero che le autorità si ricordino presto di noi".