REDAZIONE FIRENZE

Ancora un incidente mortale a Firenze. Viale Redi e quell’incrocio senza pace, i tragici precedenti

I residenti lo chiamano “incrocio killer”. Negli anni si sono susseguiti gravissimi scontri, spesso letali. I cittadini, a più riprese, hanno protestato per avere più sicurezza

Ancora un incidente mortale a Firenze. Viale Redi e quell’incrocio senza pace, i tragici precedenti

Firenze, 29 maggio 2025 – Ancora un incidente mortale in viale Redi dove nel pomeriggio di oggi un uomo di 61 anni a bordo del suo scooter ha perso la vita nello scontro con un autocarro. Purtroppo non la prima tragedia che avviene a quell’incrocio definito “killer” da chi abita in zona. Una definizione tutt’altro che fuori dalla realtà. In questo tratto di strada nel 2022 ha perso la vita una donna di 60 anni che era a bordo del suo scooter. Stessa tragica sorte, nel 2017, è toccata a un giovanissimo studente dell’università di medicina che, a bordo del suo scooter, fu letteralmente travolto e ucciso proprio tra via Doni e il viale.

Una manciata di metri più in là, all’altezza di via Veracini, esattamente 10 anni fa, il 21 maggio del 2015, un noto sindacalista fu letteralmente travolto mentre era a bordo del suo scooter e morì sul colpo. Questi alcuni dei tragici precedenti che hanno segnato questa strada dove troppo spesso i mezzi sfrecciano a folle velocità. Più di una volta i cittadini hanno fatto sentire la propria voce protestando per la sicurezza. “Questo è uno dei viali più pericolosi e con la percentuale più alta di sinistri, purtroppo anche mortali, che abbiamo in città – scriveva nel 2023 in una nota comitato Cittadini attivi San Jacopino – L'incrocio con via Doni e via del Ponte all'Asse è il più critico. E' sotto gli occhi di tutti i cittadini che questo tratto di strada è molto pericoloso. Da tempo stiamo chiedendo di prendere dei provvedimenti affinché si riducano i sinistri. I residenti che tutti i giorni attraversano a piedi sulle strisce pedonali il viale devono guardare da una parte all'altra cento volte perché i veicoli non si fermano e sfrecciano ad alta velocità”.