Incendio Rovezzano, prove sotto esame per trovare i colpevoli

Il sabotaggio ha provocato la paralisi del traffico ferroviario. Trovate tracce di liquido infiammabile, probabilmente benzina

Tecnici al lavoro a Rovezzano (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Tecnici al lavoro a Rovezzano (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 23 luglio 2019 - "Alla stessa stregua delle attività di indagine svolte dalla Polizia di Stato per il processo a carico dei 39 militanti dell'area anarchica appena concluso in primo grado, anche questa indagine di Polizia sul danneggiamento di Rovezzano sta procedendo, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Firenze, mediante la certosina analisi degli indizi e degli elementi di prova raccolti dalla Digos e dalla Polfer che sono tutt'ora in corso di valutazione".

Lo ha detto il dirigente della Digos di Firenze, Lucio Pifferi, parlando delle indagini sui tre roghi appiccati ieri mattina nei pressi della stazione ferroviaria di Rovezzano, a Firenze, che hanno poi provocato la paralisi del traffico dei treni.

"L'attività investigativa - ha aggiunto Pifferi - è tesa a stabilire le responsabilità degli autori del reato, a prescindere da possibili attribuzioni del fatto a specifiche aree di militanza ideologica".

Nei pressi della stazione fiorentina di Rovezzano sono state trovate tracce di un liquido infiammabile, probabilmente benzina. Gli autori del sabotaggio avrebbero aperto due tombini e dato così fuoco alle canaline che corrono lungo i binari, bloccando la trasmissione dei dati della circolazione ferroviaria. Anche una centralina esterna è stata incendiata con le stesse modalità. Le indagini sono condotte dalla Digos della Questura di Firenze e dalla Polfer.

La Procura di Firenze ieri ha aperto un fascicolo per attentato alla sicurezza dei trasporti e danneggiamento aggravato in seguito ai tre roghi dolosi verificatesi ieri prima delle 5 del mattino nei pressi della stazione fiorentina di Rovezzano che hanno mandato in tilt il traffico dei treni. Al momento dal procuratore capo Giuseppe Creazzo non è contestata l'aggravante del terrorismo.

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