REDAZIONE FIRENZE

In scena l’agonia e i misteri del Moby Prince Al Puccini la tragedia di 140 morti senza perché

In scena l’agonia e i misteri del Moby Prince Al Puccini la tragedia di 140 morti senza perché

Un traghetto passeggeri diretto in Sardegna, la collisione con una petroliera, la nebbia, l’equipaggio distratto dalla partita in tv, tanti morti e un solo superstite. A trent’anni di distanza dalla più grande sciagura della Marina civile italiana – le cause dell’incidente in cui 140 persone persero la vita non sono chiare – arriva il nuovo allestimento in 3D dello spettacolo "MT Moby Prince 3.0" in scena stasera alle 21 al Puccini. La pièce scritta da Francesco Gerardi e Marta Pettinari, con in scena Lorenzo Satta e Alessio Zirulia, per la regia Federico Orsetti, si addentra nelle contraddizioni della fase processuale e negli interrogativi aperti dalla commissione parlamentare d’inchiesta, i cui risultati hanno smentito le verità acquisite finora e determinato l’istituzione di una seconda commissione adesso al lavoro.

Oggi, due attori che all’epoca non erano ancora nati si alternano sul palco nello spettacolo che racconta l’incidente dal punto di vista di chi era sul Moby. Per farlo, utilizza l’interazione - visiva e narrativa - tra le due componenti drammaturgiche della messa in scena in cui immagini e parole conducono lo spettatore nell’enorme buco nero che avvolge ogni aspetto della vicenda. Attraverso una serie di monologhi incrociati, a parlare sono vite comuni, ricordi dei testimoni, documenti, sentenze.

Barbara Berti