In gita sull’Arno col bateau mouche "Il mio sogno di studente a Parigi"

Il primo battello è salpato: corse fino al 30 settembre dal lungarno Diaz. Poi si riprende a maggio

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di Rossella Conte

Da Ponte alle Grazie passando sotto Ponte Vecchio, Ponte Santa Trinita e Ponte alla Carraia per poi virare e rientrare ripercorrendo a ritroso il percorso fino al punto di ormeggio.

È partito ieri il primo bateau mouche fiorentino: Arnoboat, il servizio di crociere sull’Arno che si ispira al modello parigino, ieri alle 10.30 in punto ha solcato le acque della città sul modello delle promenade parigine. Una piccola gita della durata di quasi un’ora lungo le acque dell’Arno alla scoperta della storia e della bellezza dei ponti e dei palazzi che fanno da cornice al letto del fiume.

Come il palazzo della Borsa, sede della Camera di commercio di Firenze, che si può apprezzare in tutta la sua bellezza o le Gallerie degli Uffizi che strizzano l’occhio in tutto il loro splendore.

Passare a bordo del battello sotto Ponte Vecchio regala un colpo d’occhio unico al mondo così come le linee del Loggiato del corridoio Vasariano.

"Questo progetto nasce da lontano, quando, studente all’Università di Parigi, ho vissuto la grande tradizione di navigazione fluviale dei francesi. Sognavo di realizzarlo a Firenze, nella mia amata città perché non desidero vivere in altro posto che qui. Dopo tanti anni questo sogno è diventato reale" spiega Daniela Ghirelli che, con il socio e compagno di vita, Gianni Margheriti, entrambi manager del settore farmaceutico, hanno dato vita ad un progetto complesso cimentandosi in prima persona in ogni sua fase: legislazione fluviale, studi di fattibilità, ingegneria idraulica, richiesta concessione, individuazione dell’imbarcazione.

Dopo anni di lavoro e passione ha preso forma Arnoboat: otto corse al giorno, sette giorni su sette, per turisti e fiorentini.

Una forma di navigazione fluviale a scopo turistico autosufficiente (l’alimentazione è a pannelli fotovoltaici) e ad impatto completamente zero su un’imbarcazione a due scafi che sarà sostituita a maggio da un’altra, esattamente come l’attuale, più aperta grazie a terrazze a poppa e a prua.

"Impossibile non sostenere l’iniziativa – aggiunge Giacomo Cioni, presidente di Cna Firenze Metropolitana –. Per il coraggio di scommettere sul fare impresa in un periodo difficile come l’attuale, puntando su direttrici che saranno sempre più centrali, come la sostenibilità, l’emissione zero, la tutela dell’ambiente e l’offerta di un servizio turistico esperienziale di alta qualità che si differenzia da quelli standard che la città attualmente garantisce a turisti e fiorentini"

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