In amore la sincerità è coraggio

Gentile Marco Vichi, sono in crisi profonda da più di tre anni. Sono fidanzato da un sacco di tempo, ma tre anni fa ho conosciuto una donna, dieci anni più giovane di me, con la quale ho intrecciato una relazione molto intensa. Ho già quarant’anni e vorrei avere dei figli, ma la mia fidanzata non vuole saperne. Ma non ho il coraggio di lascarla. Lei ha scoperto che la tradisco, e pur di non perdermi è disposta a dividermi con un’altra. Nel frattempo la giovane donna insiste affinché io prenda una decisione, e conoscendola temo che questa situazione la stia stancando. Non so davvero cosa fare. Non pretendo che lei riesca a risolvere questa situazione ingarbugliata, ma ascoltare il parere di chi non è coinvolto direttamente potrebbe darmi almeno un nuovo punto di vista, e magari farmi sentire meno solo. Grazie.

N. R.

Caro N. R., davvero complicata la sua situazione. Già due “variabili“ umane a confronto – parlo della classica relazione sentimentale – è una faccenda non da poco. La presenza di una terza variabile rende la situazione enormemente più complessa. Ma la cosa più importante è sempre una: come viviamo ciò che stiamo vivendo? Anche la situazione più complicata potrebbe essere vissuta positivamente, così come la situazione più semplice potrebbe essere vissuta con spavento e fatica. La faccenda si complica ulteriormente per via della “morale comune“, delle consuetudini, dei costumi sociali consolidati (chissà se in futura la coppia classica esisterà ancora). Non sono le situazioni a essere belle o brutte, ma il modo in cui vengono percepite e “digerite“. Ma la teoria nuda e cruda serve a poco.

Parafrasando Nietzsche (che mi perdoni): "Le riflessioni teoriche sugli intrecci sentimentali complessi servono a chi li vive quanto a un cocchiere che frusta il cavallo sotto una pioggia scrociante serve conoscere la composizione dell’acqua". Posso solo dirle che sono un sostenitore della sincerità, che ha molto a che fare con il coraggio. Dire come stanno le cose, alla fine paga sempre. Forse non sempre in termini di vantaggio personale (si rischia la solitudine), ma certamente sul piano della stima di se stessi. Cos’è che lei vuole, in fondo? Forse lo sa, ma ancora non ha avuto il coraggio di scegliere? La lascio con questa domanda, visto che nessuno può risolvere i garbugli sentimentali altrui. In bocca al lupo.

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