
Toniazzi: "Obiettivo è dar valore alla vocazione del territorio".
Conoscere un territorio e una comunità attraverso l’artigianato che spesso sconfina nell’arte. A Greve in Chianti la vicesindaca Monica Toniazzi ha voluto avviare un percorso di valorizzazione della tradizione chiantigiana. Un percorso tra decorazione con il recupero di antiche arti pittoriche, ricamo, restauro, oreficeria, lavorazione del ferro e della terracotta per declinare arte e artigianalità locale con la modernità. E valorizzare le competenze di antichi mestieri che rischiano di disperdersi. L’iniziativa che porterà sulle tracce delle botteghe artigianali di Greve in Chianti e delle frazioni ha preso il via dalla biblioteca comunale dove, in un incontro molto partecipato, si sono ritrovati i protagonisti di ArteAre, la nuova bottega d’arte che ha aperto i battenti in piazzetta Santa Croce, nel centro storico di Greve.
Qui il pittore Salvatore Sturiano (nella foto con l’assessora) ha recuperato dal passato la tradizione del creare in bottega, realizza opere d’arte e insegna agli aspiranti artisti da tutto il mondo le antiche tecniche pittoriche in uso nel Medioevo e nel Rinascimento. "L’obiettivo del progetto – sottolinea Toniazzi - è quello di rafforzare la vocazione del nostro territorio, favorire la crescita di competenze specifiche legate all’artigianato e lo sviluppo professionale e formativo delle botteghe d’arte, fulcri di creatività". L’iniziativa è stata arricchita dalla presenza di Daniela Falorni, coordinatrice di Cna Chianti e dalla partecipazione dei corsisti che stanno apprendendo le antiche tecniche pittoriche con l’esposizione di una selezione di manufatti realizzati artigianalmente e artisticamente. Dopo Sturiano, prossima tappa del viaggio saranno le ricamatrici di Greve in Chianti.
Andrea Settefonti