Il verdetto sui soccorsi. Il medico non c’era. Multato il Lanciotto: "Il 118 dopo 17 minuti"

Il giudice sportivo conferma l’assenza dell’ambulanza e del dottore. Il regolamento impone che in Eccellenza ci sia almeno uno dei due:. ammenda di 400 euro per il club. Confermato l’uso del defibrillatore.

Il verdetto sui soccorsi. Il medico non c’era. Multato il Lanciotto: "Il 118 dopo 17 minuti"

Il verdetto sui soccorsi. Il medico non c’era. Multato il Lanciotto: "Il 118 dopo 17 minuti"

Adesso non ci sono più dubbi: nello stadio comunale Ballerini di Campi Bisenzio, dove domenica scorsa – durante la partita di Eccellenza Lanciotto Campi-Castelfiorentino – l’attaccante ospite Mattia Giani ha accusato un malore, morendo l’indomani mattina all’ospedale di Careggi a 26 anni, non erano presenti né medico né ambulanze. A specificarlo è il provvedimento del giudice sportivo territoriale per la Toscana, Cleto Zanetti, che punisce il Lanciotto Campi con una multa di 400 euro per la mancata presenza, per l’appunto, dell’ambulanza e del medico – il regolamento impone che in Eccellenza ci sia almeno uno dei due. La sanzione "è commisurata al servizio omesso – spiega il comunicato diramato dal comitato regionale Toscana della Lnd –, tenuto conto del fatto occorso", ovvero l’attacco cardiaco che ha colpito Giani al quindicesimo minuto del primo tempo di gioco. Una multa più alta del solito, visto che per regolamento, per le squadre di casa che non rispettano la disposizione, l’ammenda è di 70 euro, 100 in caso di recidiva.

La ricostruzione del giudice sportivo si legge, basata sul verbale dell’arbitro di gara, Rinaldi di Empoli, fornisce nuovi spunti anche per la giustizia ordinaria e soprattutto per il pm Giuseppe Ledda, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo. "La partita è stata sospesa al 14º del primo tempo per un grave episodio occorso al giocatore dell’A.S.D. Castelfiorentino United, Giani Mattia, il quale si accasciava a terra per un malore – esordisce il comunicato –. Nella circostanza il calciatore veniva soccorso dal massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna che intervenivano con massaggio cardiaco e l’uso del defibrillatore presente negli spogliatoi". Sulla posizione del dispositivo salvavita, il regolamento regionale, chiarisce che "deve essere posizionato in un luogo più vicino possibile al luogo dello svolgimento dell’attività sportiva" – magari a bordo campo –, in modo da poterlo raggiungere al massimo "in tre minuti di passo veloce".

Invece, solo dopo "17 minuti sopraggiungeva una prima ambulanza – continua il giudice Zanetti – che proseguiva le manovre di soccorso coadiuvata da altri volontari giunti dopo pochi minuti con altra ambulanza; i sanitari si prodigavano nei tentativi di rianimazione per poi provvedere all’urgente accompagnamento del calciatore presso il pronto soccorso del presidio ospedaliero più vicino (Careggi ndr)...". Sono diciassette, quindi, e non più una decina (come affermato nei giorni precedenti) i minuti passati dal crollo a terra del ragazzo all’arrivo del primo mezzo del 118. Tanto, forse troppo, tempo.

L’eccezionalità della situazione, spiega il giudice sportivo, "giustifica la mancata prosecuzione della gara". La partita verrà ripresa, dal minuto dello stop, mercoledì 24 aprile. Domenica, le squadre del girone A di Eccellenza, quello di Lanciotto Campi e Castelfiorentino United, non scenderanno in campo.

P.m.

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