Il tifo verso lo stadio-cantiere . Ipotesi prezzi bloccati e prelazioni: "Ma ora si faccia presto e bene"

La voce del popolo viola dopo l’annuncio: "Aspettiamo il calendario e le scelte sui prezzi. Ma i fondi per le coperture vanno trovati: il nuovo Franchi sia degno dei sacrifici fatti".

Bene restare Firenze, ma quei 100 milioni mancanti vanno trovati. Soprattutto per avere un Franchi nuovo di pacca, ma simile al progetto originario: con almeno Ferrovia e Maratona coperte. È questo, in sintesi, il pensiero delle associazioni del tifo organizzato viola. Bocche serrate, ufficialmente, che però si scuciono per lanciare un messaggio chiaro: il nuovo Franchi dovrà esserci e dovrà essere degno della ‘fatica’ che i tifosi si stanno sobbarcando fino ad agosto 2026, quella di restare in uno stadio dimezzato in ticket con l’opzione Padovani. E intanto le incognite sono tante. Con una capienza potenziale di 22mila posti disponibili, ora toccherà alla società scegliere la politica dei biglietti.

I dubbi sul tavolo ci sono: la dirigenza viola abbasserà il costo visto che le partite saranno giocate in uno stadio-cantiere? O i ticket saranno più salati per coprire i mancati incassi al botteghino stimati in circa una ventina di milioni? Per pensarci è ancora presto, ma le sinapsi del tifosi sono già in moto e macinano nuovi scenari che puntano, almeno, a un congelamento del costo dei biglietti. Federico ’Fefè’ De Sinopoli, presidente dell’Atf, l’Associazione Tifosi Fiorentini non ha problemi a mettere in chiaro che ancora è presto per tutto, ma una strategia servirà.

"A parlare e a guidare la società penso che sarà il campo: dipenderà molto dai risultati, ma anche dal calendario dei lavori. Anche il costo avrà un valore diverso se saremo in Europa o se saremo in grado di strappare il quarto o il quinto posto potenziale per la Champions. Questo per dire – spiega – che le variabili sono ancora troppe. Sono certo che la società inizierà a pensarci, ma dovrà avere un contatto con il Comune".

E sul portafogli dei tifosi? "La società ha tenuto quattro anni il prezzo bloccato, quest’anno c’è stato il ritocco, ma sono ancora abbordabili. Penso che in uno stadio-cantiere sia più facile che il prezzo sia abbassi, ma che col nuovo Franchi, giustamente possa essere un po’ più alto".Ma proprio sul nuovo stadio, la voce di alcune associazioni, come il Viola Club Firenze 2005, presieduta da Milena Poggesi, mette un piede nella porta: dopo il restyling dovremo essere all’altezza delle aspettative e marcare la differenza con le vecchie pecche del Franchi.

"Mi dispiacerebbe – commenta – che i tifosi trovassero nuovamente la Maratona scoperta anche perché ora il costo dell’abbonamento è stato alzato a 800 euro e trovarsi di nuovo sotto la pioggia non farebbe piacere. Questo è un sentimento molto diffuso e comprensibile fra l’altro. Sarebbe bello se almeno durante i lavori il prezzo dei ticket venga congelato".

Mentre sulla campagna abbonamenti, fra le ipotesi allo studio dei viola ci sarebbe al momento quella di una prelazione per i circa 17mila abbonati Pro e Easy, con i restanti 5mila biglietti lasciati alla libera vendita. "Come abbonata – dice Poggesi – sarei contenta di una scelta del genere. Anche perché, purtroppo anche domenica in Maratona avevano moltissimi interisti intorno, mentre i tifosi viola erano meno. Potrebbe essere invece un’occasione per avere uno stadio ’monocolore’".

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