Il terreno cede, micropali inutili Il cantiere della FiPiLi senza pace

Sopralluogo di politici e tecnici. Con la provincia di Pisa si studieranno anche itinerari alternativi

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di Lisa Ciardi

FiPiLi senza pace. I lavori per la frana del muro di contenimento a Lastra a Signa, si complicano e i tempi si allungano. Sul cantiere c’è stato un sopralluogo del sindaco di Lastra Angela Bagni, consigliera della Città Metropolitana delegata alla viabilità, insieme all’assessore ai lavori pubblici Emanuele Caporaso e alla comandante della Municipale Rosa Delvecchio. Con loro l’ingegner Carlo Ferrante della Città Metropolitana. I problemi sono legati al terreno, che continua a deformarsi. Difficile, finché la situazione non cambierà, non solo riaprire la carreggiata chiusa, ma anche indicare date certe per la conclusione dei lavori. "In questo momento – affermano politici e tecnici dopo il sopralluogo – l’urgenza è bloccare i fenomeni deformativi che interessano il fronte frana e che sono ancora presenti nella parte bassa, in prossimità dei terrapieni crollati. Questi non consentono la riapertura della carreggiata della FiPiLi in direzione Firenze e nemmeno del bypass che permetterebbe di aprire al traffico la sottostante via di Carcheri".

"Con l’ingegner Ferrante e i tecnici della Città Metropolitana ci sentiamo quotidianamente e almeno una volta a settimana io o uno dei miei assessori andiamo sul posto – dice il sindaco Bagni – per monitorare l’andamento dei lavori. Ne ho riparlato anche con il presidente della Regione Eugenio Giani, che presto effettuerà un nuovo sopralluogo. Il progetto è complesso, ci auguriamo di poter riaprire prima dell’estate almeno una corsia della carreggiata in direzione Firenze e soprattutto via di Carcheri, che sappiamo essere fondamentale per gli spostamenti tra la Val di Pesa e Scandicci".

La frana si è verificata il 7 gennaio, a seguito delle fortissime piogge che, in quei giorni, hanno colpito Lastra a Signa, provocando anche altri smottamenti. Dopo i primi sopralluoghi, era stato stimato che la piena riapertura della FiPiLi potesse avvenire in meno di tre mesi. Una stima ottimistica, visto che ora è in programma un incontro all’inizio di aprile, per studiare addirittura percorsi alternativi, in sinergia con la provincia di Pisa.

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