
Il targa system per dosare il peso del traffico
di Fabrizio Morviducci
Telecamere intelligenti passeranno al setaccio Scandicci. Entra nel vivo il piano di mobilità sostenibile cittadina. Da ieri l’ingegner Stefano Ciurnelli e il suo team sono al lavoro per analizzare flussi di traffico, abitudini e soprattutto le cattive abitudini degli scandiccesi alla guida o a piedi lungo i percorsi pedonali cittadini. La scansione dei flussi di traffico avverrà con dispositivi altamente tecnologici, non solo occhi elettronici in grado di leggere targhe e numero di passaggi, ma anche radar per controllare abitudini di guida e velocità. Il tutto sarà abbinato a rilievi sul territorio fatti dagli esperti che saranno sguinzagliati in centro, nella zona collinare, in quella industriale. "Le telecamere – ha detto l’ingegner Ciurnelli durante il sopralluogo di ieri mattina, il primo del nascente piano della mobilità scandiccese – sono capaci di registrare quanti passaggi vengono fatti nei quattro sensi di un incrocio, quante le svolte a sinistra o destra; ci diranno se i ciclisti utilizzano la pista oppure imboccano semplicemente la strada e in quale direzione. A completare il quadro ci sono le abitudini dei pedoni, il numero di attraversamenti e quali sono i passaggi più utilizzati". Questo screening sarà abbinato a quello della sosta; in questo caso le telecamere grazie alla lettura delle targhe indicheranno quali sono gli slot residenziali, quali quelli di rotazione, e soprattutto quanto corposo è il fenomeno della migrazione tra quartieri dei residenti.
Migliaia di dati che saranno pronti per essere incrociati prima dell’estate. A quel punto partirà un processo condiviso verso il piano vero e proprio che sarà presentato a ottobre, pronto per l’approvazione del consiglio comunale e l’entrata in vigore dei provvedimenti. Al sopralluogo di ieri, erano presenti il vicesindaco Andrea Giorgi e l’assessore alla mobilità Yuna Kashi Zadeh, vero e proprio ‘motore’ del piano della mobilità scandiccese. "Iniziamo – ha detto Kashi Zadeh – con lo studio approfondito degli spostamenti in città, del traffico, della sosta, del trasporto pubblico, di come ci si muove a piedi o in bicicletta: tutto questo ci darà la base conoscitiva per costruire insieme a chi vive, studia e lavora a Scandicci la mobilità del futuro, che sarà più facile, più sicura, meno inquinante, più efficiente e conveniente".