
Il sottopasso stile Times Square Con schermi e tre milioni di pixel
C’è la possibilità di far finta di essere sott’acqua, ammirando pesci e delfini. Oppure si può immaginare di essere nello spazio. Chi percorre il sottopassaggio pedonale tra Santa Maria Novella e piazza dell’Unità avrà una piacevole novità, grazie alla società Real Media: si tratta di un’esperienza immersiva con 200 mq di schermi e quasi 30 milioni di pixel. Il risultato è davvero coinvolgente e sembra davvero di camminare altrove, ad esempio a Times Square. Si potranno ammirare immagini in 2D ma soprattutto in 3D, proprio sul modello New York o Londra (Piccadilly Circus). Come spiegato dal ceo di Real Media Moreno Mascia "si tratta del primo step di un percorso innovativo, che getta le basi di un piano industriale che si snoderà nel corso dei prossimi tre anni". Per Francesco Posarelli, general manager di Real Media, "è un impianto davvero innovativo, estremamente all’avanguardia per il nostro Paese che va a iniziare un percorso di rinnovamento nell’advertising. Il suo punto di forza è sicuramente il sistema audio brevettato che attraverso la vibrazione dei materiali produce una bolla sonora: unito ai 25 metri di video ledwall a 240° crea un’immersività totale". Tra i presenti all’inaugurazione il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, gli assessori di Palazzo Vecchio Giovanni Bettarini e Sara Funaro. "Mi sento di ringraziare Real Media, hanno avuto un’idea molto innovativa, che dà qualità a questo spazio", ha commentato Giani. "Il pensiero va al 1968, quando partì la rigenerazione del sottopasso della stazione – ha aggiunto Giani -. Questi luoghi, che furono i luoghi più devastati dall’alluvione del 1966, in due anni vennero rigenerati grazie allo spirito di rinascita della città. Fino al 1992, con la costruzione del parcheggio della stazione di Santa Maria Novella, con la novità della galleria commerciale e i passaggi sotterranei. Da allora si è innescato un processo di ristrutturazione fondato sulla sinergia pubblico-privato. Una sinergia che oggi dà vita a queste installazioni che accogliamo con piacere, per una Firenze e una Toscana che guarda alla modernità". Per Bettarini l’esposizione "è affascinante e straordinaria, un impianto unico nel suo genere e importante per Firenze perché a fianco del recupero di questo tratto di sottopassaggio c’è l’innovazione".
Niccolò Gramigni