OLGA MUGNAINI
Cronaca

Il rilancio di Santa Croce. Riapre la Cappella Cerchi. Pellegrini, è nuova accoglienza

La basilica diventa luogo di partenza e di arrivo della ‘Via di Francesco in Toscana’ "Così confermiamo il ruolo culturale: il percorso approfondirà la figura del Santo" .

Da Santa Croce, per partire e arrivare nel nome di Francesco. Da sempre pellegrini e viandanti percorrono le antiche vie che collegano la basilica francescana di Firenze alla Verna e Assisi. E l’intento è che ciò avvenga sempre di più e in maniera ancora più qualificata. Consapevole del suo profondo e storico ruolo di centro della spiritualità francescana nel mondo, il complesso monumentale di Santa Croce migliora ulteriormente la qualità del suo percorso di visita che, anche attraverso l’utilizzo della tecnologia, si apre al dialogo con tutto il territorio rivelando connessioni e nuovi luoghi.

Per implementare la “Via di Francesco in Toscana“ è stato presentato ieri il progetto della Regione che guarda all’evoluzione del turismo lento e allo sviluppo sostenibile, al quale Santa Croce partecipa, per valorizzare ulteriormente l’identità francescana e il suo ruolo di “hub“ spirituale e culturale per pellegrini, turisti e visitatori. Per questo è stato creato un punto di informazioni e accoglienza all’ingresso del complesso in largo Bargellini ed è stato riallestito il Cenacolo e la Cappella Cerchi. Quest’ultima è stata riaperta al pubblico per raccontare il Santo di Assisi e i luoghi legati al suo insegnamento e al suo passaggio. Inoltre, l’audioguida è stata arricchita di numerosi riferimenti alle Vie di Francesco in Toscana, con collegamenti alle storie dei pellegrinaggi e ai loro luoghi.

Il percorso rinnovato parte dal Cenacolo che era il centro - con la basilica - della vita comunitaria e che svolge adesso la funzione di introdurre i visitatori alla storia e ai valori del francescanesimo. Qui è stato interamente rinnovato il percorso che illustra, tra l’altro, l’arrivo dei seguaci di Francesco a Firenze (affresco staccato di Pietro Nelli) e la coraggiosa scelta dell’utilizzo dell’affresco come efficacissimo strumento di evangelizzazione (Biblia pauperum) con le testimonianze di Maso di Banco e Taddeo Gaddi.

Il nuovo allestimento della cappella Cerchi è stato pensato per permettere di incontrare la straordinaria vicenda umana e spirituale di Francesco d’Assisi. La cappella fu probabilmente edificata per volere di Enrico di Oliviero de’ Cerchi, terziario francescano come la sorella Umiliana, che nel suo testamento del 1285 lasciò 2000 fiorini destinati alla costruzione e decorazione di questo spazio.

"Santa Croce con questo progetto conferma quel ruolo culturale e spirituale che non ha mai smesso di esercitare nel corso dei secoli - ha detto Cristina Acidini, presidente dell’Opera di Santa Croce -. Il nuovo percorso, con il supporto degli apparati iconografici e tecnologici, sviluppa il dialogo con il visitatore e lo guida all’interno del complesso monumentale, per approfondire a figura del Santo e il francescanesimo e poi all’esterno, nei luoghi della Toscana che identificano la via di Francesco".

Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, ha osservato: "Siamo orgogliosi di sostenere questo progetto che valorizza i luoghi di San Francesco Patrono d’Italia, in Toscana - ha commentato il presidente della Regione, Eugenio Giani –. Il fatto che la Via di Francesco parta da Santa Croce, rappresenta un elemento di grande significato".

Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri, padre Giancarlo Corsini, rettore della Basilica; Maria Federica Giuliani, assessora del Comune, Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica e Stefano Filipponi, segretario generale dell’Opera di Santa Croce. L’allestimento è dello studio Guicciardini & Magni Architetti, con i curatori scientifici Stefano Filipponi, Eleonora Mazzocchi e Ludovica Sebregondi.