REDAZIONE FIRENZE

Il palasport diventa un caso Rischio chiusura al pubblico

Borgo, su agibilità e permessi all’attacco le minoranze e il presidente di Consorzio Mugello

Il palasport diventa un caso Rischio chiusura al pubblico

Scoppia il caso del palazzetto dello sport Gaddo Cipriani. La questione a Borgo San Lorenzo è stata sollevata da Giovanni Sorrenti, presidente del Consorzio Mugello, che riunisce alcune società sportive, e che fino a pochi mesi fa gestiva gli impianti sportivi borghigiani, palazzetto compreso: Sorrenti ha inviato un esposto al prefetto sollevando le questioni dell’agibilità e della mancanza di certificazioni per la licenza di pubblico spettacolo.

E il tema è stato subito ripreso da due gruppi di minoranza, Cambiamo Insieme e Cinque stelle, che hanno presentato un’interrogazione con numerose domande scomode. Si paventa il rischio che il palasport, dove da sempre fanno educazione fisica gli studenti del Giotto Ulivi, e dove numerose società si allenano e gareggiano, possa venir chiuso al pubblico. Questo preoccupa le società sportive, comprese quelle che compongono il consorzio. Pare che Sorrenti abbia scritto al prefetto senza informare nessuno del consiglio. Un’iniziativa da alcuni giudicata fondata nel contenuto – perché da anni il consorzio chiede al Comune di regolarizzare la situazione, senza mai avere risposta (anche se pare che la questione delle autorizzazioni per il pubblico spettacolo fosse a carico del Consorzio stesso) – ma contestata nei modi e nei tempi, perché rischia di ritorcersi contro le stesse società sportive, che potrebbero essere costrette a far giocare le loro squadre di calcio a 5 e pallamano a porte chiuse. E potrebbero nascere problemi con le stesse federazioni sportive.

Sorrenti non risponde al telefono, e c’è chi pensa perfino che si tratti di una sorta di ‘vendetta’ per aver perso il controllo degli impianti sportivi borghigiani, che il Comune ha ora affidato alla Vivi lo sport. L’assessore Franco Frandi è meravigliato: "Da mesi lavoriamo con la Città Metropolitana per risolvere la questione dell’accesso ai disabili, e stiamo cercando di sistemare le cose per la presenza del pubblico". Sul palasport c’è un intreccio di competenze: la proprietà è della Metrocittà, che lo ha affidato al Comune, che a sua volta lo dà in gestione finora al consorzio ora alla Vivi lo sport.

"Una questione politica - commentano i consiglieri Margheri, Atria, Ticci e Giovannini - che merita di essere approfondita". Così si chiede "se in questi anni è stato permesso che a tutti gli eventi sportivi ci fosse presenza di pubblico e se erano coperti da licenza agibilità e pubblico spettacolo". E allargano la questione domandando "se tutti gli impianti sportivi al chiuso e all’aperto siano provvisti della regolare certificazione licenza di agibilità e pubblico spettacolo e siano rispettate le normative per antincendio e illuminazione".

Paolo Guidotti