Il nuovo ponte sull’Arno Gavinana e Bellariva più vicine. Ecco come cambia la viabilità

L’opera è funzionale alla gestione del traffico privato che dovrà convivere con la linea T3. Dal viale Giannotti si potrà svoltare verso piazza Gualfredotto. Doppio senso di marcia sopra il fiume.

Il nuovo ponte sull'Arno

Il nuovo ponte sull'Arno

La linea del profilo – gli inglesi la chiamano skyline – tra le sponde di Gavinana e della dirimpettaia Bellariva cambierà radicalmente con la costruzione del nuovo ponte carrabile

Un’opera che si renderà assolutamente necessaria, secondo Palazzo Vecchio, per armonizzare la viabilità una volta che sarà completata la linea T3 della tramvia piazza della Libertà-Bagno a Ripoli. Due le funzioni del’infrastruttura che verrà: da un lato ’scaricare’ il traffico privato di chi entra in città da Valdarno, Chianti e Valdisieve, o più semplicemente dall’austostrada A1, e insiste sulla direttrice Europa-Giannotti, e dall’altro districare la matassa del ponte da Verrazzano che sarà ’occupato’ in buona parte dalla sede tramvia.

Ieri il sindaco Dario Nardella ha postato sulla sua pagina Facebook il video che illustra, punto per punto, i 7,2 chilometri (per un totale di 17 fermate e poco più di 20 minuti di tempo per la percorrenza) della linea che dovrebbe essere inaugurata nel 2026. Per la prima volta le immagini si soffermano anche sul nuovo ponte del quale finora si era instravisto solo qualche rendering.

Nessuna particolare sorpresa rispetto a quanto ipotizzato in passato se non una precisa segnaletica stradale che meglio spiega come il Comune intenda riorganizzare la circolazione nella zona e le proporzioni dell’impatto che l’opera avrà sul primo tratto del parco dell’Albereta e, sull’altra sponda, sui giardini di Bellariva. Ma facciamo ordine.

Chi userà il nuovo ponte? Secondo i calcoli dei tecnici nei prossimi anni l’area di piazza Gavinana e il ponte da Verrazzano saranno più votati – anche solo per ingombro ’fisico’ – alla viaibilità dei mezzi pubblici (ecco perché sul ponte da Verrazzano, dove transiterà la tramvia in entrambi i sensi di marcia, resteranno a disposizione delle auto solo due corsie, una in direzione Giannotti e l’altra direnzione De Sanctis.

Ecco perché sarà necessario dirottare alcune centinaia di metri prima il traffico privato - piuttosto massiccio - che arriva da sud.

Per fare un esempio pratico chi arriverà in macchina dal viale Europa, proseguirà come oggi sul viale Giannotti ma poi, una volta arrivato alla rotatoria di via Caponsacchi dovrà girare sulla stessa e puntare verso il nuovo ponte attraversando piazza Gualfredotto (qui il passaggio più delicato, già roventi le polemiche in zona) per poi proseguire in via Lapo da Castiglionchio e scavalcare l’Arno (poco dopo i campini di calcetto e tennis dell’Albereta) per sbucare dall’altra parte all’altezza di via Minghetti (più o meno dove c’è l’area cani). Ci saranno due corsie in direzione Bellariva sul Ponte. Una volta arrivati al nuovo semaforo sarà possibile andare dritto verso il Madonnone, svoltare a sinistra verso il centro o a destra direzione Varlungo.

Al tempo stesso chi arriverà dal centro città potrà svoltare sul ponte nuovo (anzichè sul ’vecchio’ da Verrazzano che si lascerà alle spalle) per raggiungere Gavinana. Esempio chi arriva dal lungarno del Tempio che poi diventa lungarno Colombo anziché svoltare a destra dove oggi (la possibilità comunque resterà) potrà fare qualche altro centinaio di metri e girare sul ponte nuovo per dirigersi verso Gavinana.

Emanuele Baldi

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