PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Il murale sulla parete della scuola. Così vive il ricordo di Riccardo

Il figlio del consigliere comunale Roberto Valerio morì a 8 anni. La preside: "Un simbolo di affetto e speranza"

L’inaugurazione del murale a scuola

L’inaugurazione del murale a scuola

La scuola ne porta già il nome, Riccardo Valerio, e adesso anche lui può volare davvero. Figlio del consigliere comunale Roberto Valerio, Riccardo morì nel novembre del 2005 a soli 8 anni a causa di un tumore. E, su iniziativa della stessa scuola, che lo ha voluto fortemente, lunedì pomeriggio è stato inaugurato un murale che ci fa immaginare proprio Riccardo mentre indossa la tuta e il mantello di Superman.

Il murale, infatti, lo raffigura sorridente nei panni colorati del supereroe che amava tanto e il concetto che vuole esprimere è che, proprio come dei veri ‘supereroi’, i bambini hanno combattuto e combattono ogni giorno contro queste terribili malattie, ma anche gli adulti devono fare la loro parte ed è loro dovere farlo. Non a caso ‘Io riuscirò a volare’ è il titolo di un libro di racconti per bambini (donato nell’occasione a tutti quelli presenti) promosso da Cure2Children, organizzazione che si dedica alla cura e al sostegno dei bambini malati: a suggerire il titolo, con un filo di voce, fu proprio Riccardo, che è riuscito davvero a volare, non solo nel senso letterale, ma anche grazie al suo spirito e alla sua memoria, che continuano a vivere e a ispirare tante persone.

"Riccardo lo vedo tutti i giorni negli occhi di tutti quei bambini che, sorridendo, lasciano il letto dell’ospedale guariti e in salute in qualche parte del mondo dove operiamo ormai da quasi 18 anni", dice Cristina Cianchi, madre di Riccardo e presidente di Cure2Children, che poi aggiunge: "Resta sempre l’amarezza, dettata soprattutto dal fatto che a distanza di 20 anni dalla sua morte il Neuroblastoma continua a mietere vittime restando il tumore che uccide più bambini in età prescolare nonostante i progressi della scienza. Tanto è stato fatto ma tanto resta da fare ed è un dovere di tutti continuarlo a fare".

L’opera, realizzata dall’artista Francesco Tosi Zanetti, che è anche docente presso l’Istituto comprensivo Margherita Hack, come ricorda la dirigente Cristina Domenichini, "vuole essere un simbolo tangibile dell’affetto, del ricordo e della speranza che tutta la comunità continua a nutrire per lui".