REDAZIONE FIRENZE

Il 'Mister Wolf' del tribunale, a Firenze è l’ingegnere

Sono 253 gli incarichi conferiti nel 2019 per consulenze tecniche nei processi civili

Tribunale

Firenze, 29 gennaio 2019 – A Firenze il “Mister Wolf” del tribunale è l’ingegnere. Sono infatti ben 253 gli incarichi assegnati nel corso del 2019, a ben 113 ingegneri nominati, per consulenze tecniche utili a dirimere liti in ambito civile come controversie condominiali, danni da lavori, contratti, infortunistica, appalti, stime. Sono questi i principali aspetti che coinvolgono gli ingegneri nella veste di consulenti tecnici d'ufficio-Ctu nei processi civili. 162 i professionisti presenti nell'albo del Tribunale di Firenze, su un totale di oltre 1600 figure professionali, di ogni campo, a disposizione dei giudici che necessitano di una consulenza tecnica qualificata. In media, la durata di una consulenza all'interno di un procedimento va dai 60 ai 120 giorni. Dell'importanza delle consulenze tecniche e della necessità di uniformare due linguaggi e due modalità di lavoro, la parte ingegneristica e quella forense, si è parlato anche in occasione di un convegno che si è svolto pochi giorni fa all'Auditorium A del polo didattico di Viale Morgagni. “Il ruolo del Ctu, nello specifico degli ingegneri – commenta il presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze, Giancarlo Fianchisti - diventa fondamentale nell'amministrazione della giustizia, in particolare in quei procedimenti nei quali il giudice ritenga necessario un intervento tecnico qualificato. La numerosità delle cause che possono coinvolgere un singolo ingegnere, testimonia l'importanza della consulenza nei processi che interessano molti cittadini negli aspetti della loro quotidianità”. “Quando la decisione di una controversia dipende dalla risoluzione di questioni tecniche - sottolinea la dott.ssa Marilena Rizzo, presidente del Tribunale di Firenze - il ruolo del CTU è di assoluta importanza e la sua relazione  dirimente ai fini del decidere. Per questo è fondamentale che la sua “speciale competenza” nella materia oggetto di consulenza sia comprovata e si estenda anche alle regole del processo, nel cui ambito è chiamato ad operare, così come è stato condiviso con tutti gli ordini professionali nel protocollo sottoscritto il 14 dicembre 2017 presso la Regione Toscana". Ilaria Biancalani