NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Il manager della salute. Bando della Metrocittà scatena la bufera: "Ci sono altri problemi"

Il nuovo esperto dovrà avere "un approccio olistico e multidisciplinare" Il centrodestra prima vota sì in consiglio, poi attacca la selezione "Serve il permesso per il gelato?". La maggioranza: "Figura utile".

Il nuovo esperto dovrà avere "un approccio olistico e multidisciplinare" Il centrodestra prima vota sì in consiglio, poi attacca la selezione "Serve il permesso per il gelato?". La maggioranza: "Figura utile".

Il nuovo esperto dovrà avere "un approccio olistico e multidisciplinare" Il centrodestra prima vota sì in consiglio, poi attacca la selezione "Serve il permesso per il gelato?". La maggioranza: "Figura utile".

Un manager per la salute e il benessere, a Firenze e in tutti i Comuni della Città metropolitana. E sono subito polemiche, tra chi ironizza e chi invece ne sottolinea l’importanza. Ma chi sarà, e cosaa dovrà fare, lo sport and health city manager? Come riporta l’avviso di selezione di Anci (che sostiene l’iniziativa), "rappresenta un profilo professionale innovativo in grado di interpretare secondo un approccio olistico e multidisciplinare i bisogni espressi dalle comunità in tema di salute e benessere, intesi come un bene comune". Tradotto: l’health manager, unico per tutta la Città metropolitana, cercherà di guidare i Comuni a promuovere uno stile di vita attivo e sano tra le diverse fasce di popolazione. L’atto per la selezione è stato approvato all’unanimità nell’ultimo Consiglio metropolitano, che così l’ha fatto proprio, su proposta del consigliere delegato allo sport Nicola Armentano (Pd), vicepresidente Anci Toscana: "Spero che venga individuato entro l’anno. Ci sarà una selezione di evidenza pubblica oppure, se nel personale della Città metropolitana emergerà una figura in linea con le competenze chieste da Anci, allora recluteremo lo sport and health city manager dall’organico della Metrocittà". Ma quanto costerà il nuovo responsabile del benessere pubblico? "Non sarà un dirigente, quindi non avrà quel tipo di stipendio – spiega Armentano – E fermo subito le polemiche: è una figura che può far risparmiare in termini sanitari, perché se si promuove uno stile di vita sano ci potrebbero essere meno persone con problemi di salute. Ricordo che uno dei promotori è anche Roberto Pella, deputato di FI, e che in consiglio ha votato a favore anche il centrodestra. Inoltre questa nuova figura è prevista da un bando dell’Anci sostenuto dal governo".

La politica fiorentina però ironizza. "Dovremo chiedere il permesso per mangiare il gelato?", oppure "Con tutti i problemi che ci sono, ci mancava l’health manager", le frasi più gettonate fra gli esponenti dell’opposizione. "Se dovessi dire ad una signora di Frediano che da oggi Firenze ha lo ‘sport and health city manager’ mi risponderebbe ‘parla in fiorentino e ridimmelo’. Ecco, è quello che penso anche io", dice Alberto Locchi di FI. "Abbiamo problemi di sicurezza, decoro, integrazione, lavoro e un artigianato che scompare: ma almeno ci sarà qualcuno che ci ricorderà di prendere le scale. La domanda nasce spontanea: chi devono sistemare stavolta?", attacca Angela Sirello di FdI.

Secondo Dmitrij Palagi di Spc "creare nuovi strumenti senza interrogarsi su quelli esistenti rischia di essere fuorviante", mentre per Luca Santarelli di Nm è "un’altra iniziativa che documenta una distanza oceanica tra il potere del Palazzo e i cittadini. Anzi meglio dire sudditi". Lorenzo Masi (M5s) sottolinea invece che la figura "potrebbe essere utile. L’importante è che non sia una casella da riempire". I consiglieri della lista Schmidt Massimo Sabatini, Paolo Bambagioni ed Eike Schmidt sottolineano che "anche lo stile di vita meno sano, le crescenti patologie, il peggioramento generale della qualità della vita a Firenze, dovuto indubbiamente anche a scelte della giunta Funaro, diventano motivo per un’altra nomina nell’ambito della Città metropolitana".

In maggioranza invece, oltre al Pd compatto, è da evidenziare che Caterina Arciprete di Avs-Ecolò afferma di essere "soddisfatta che ci sia una figura che possa facilitare sport e salute. I nostri stili di vita sono ancora troppo impattanti sulla salute nostra e di chi ci sta intorno – aggiunge – Che questa sia un’occasione per rafforzare la spinta verso una transizione che è fatta anche di stili di vita più sostenibili nei confronti dell’ambiente".

Niccolò Gramigni