Il dramma degli incidenti Un aiuto dagli psicologi

Il bilancio del progetto dell’Ordine della Toscana e della Municipale fiorentina. In due anni assistiti 38 familiari di coloro che hanno perso la vita sulla strada

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Quando si verifica un incidente mortale spesso il problema non è solo la gestione del terribile episodio ma pure la comunicazione ai familiari. Perché sentirsi suonare a casa, magari di notte, e dire che una persona di famiglia è morta e non in modo naturale è qualcosa che spaventa tutti. L’inaspettato fa una gran paura, tanto più se inaspettato si collega al concetto di morte. Per questo nell’ultimo periodo a Firenze psicologi (attraverso l’Ordine toscano) e polizia municipale hanno lavorato insieme a un progetto che procede in più direzione: supporto ai familiari delle vittime e agli operatori perché se è vero che ricevere una notizia del genere è terribile, è altrettanto vero che per darla bisogna essere molto preparati e non è facile.

Gli incidenti stradali a Firenze, luogo dove si è tenuto il convegno "Il trauma in caso di gravi incidenti stradali", sono in costante aumento. Così il lavoro psicologi-polizia municipale è diventato sempre più importante: in nove incidenti mortali, nel 2022, è stato necessario l’intervento di psicologi, con il supporto a 15 familiari e il coinvolgimento di 20 operatori della Municipale.

"L’assistenza psicologica a chi ha avuto un incidente stradale e ai suoi famigliari è fondamentale – ha detto Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana -. Bisogna trovare il modo giusto di dire le cose giuste in momenti di grande dolore o preoccupazione. Il progetto di Firenze è in questo senso all’avanguardia". Tra gli interventi fa riflettere quello di Valentina Borgogni, che ha perso il fratello proprio in un incidente stradale (da quel lutto è nata l’associazione Gabriele Borgogni onlus). Non si era ancora pensato a un supporto psicologico. "Mi avrebbe aiutato, lo stesso vale per la mia famiglia", aggiunge. Adesso l’aiuto c’è e l’obiettivo, dichiarato da Borgogni, è cercare di estenderlo a tutta la MetroCittà.

"E’ un progetto che abbiamo voluto fortemente fin dal mandato scorso – ha detto l’assessore al welfare Sara Funaro - per dare risposte concrete ai familiari delle vittime della strada e agli operatori che intervengono sugli incidenti stradali".

Niccolò Gramigni

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