MARIANNA GRAZI
Cronaca

Il dolore delle stragi. Un autunno d’agosto

Stasera a San Casciano per l’81esimo anniversario della Liberazione

Una scena dello spettacolo ’Un autunno d’agosto’

Una scena dello spettacolo ’Un autunno d’agosto’

Una serata per ricordare e riflettere, nel cuore dell’estate e della storia. Questa sera alle 21.30 all’arena dentro le mura di San Casciano, si concludono le celebrazioni per l’81esimo anniversario della Liberazione con una speciale lettura scenica tratta dal libro ’Un autunno d’agosto’ di Agnese Pini. Un evento tra istituzioni e spettacolo, dove la memoria si fa voce, gesto, musica. La serata si apre con gli interventi ufficiali delle autorità, per poi lasciare spazio al linguaggio teatrale, che diventa veicolo di racconto civile. Lo spettacolo, prodotto da Primera e Officine della Cultura, è firmato nell’adattamento da Elena Miranda e portato in scena da Luisa Cattaneo e Gabriele Giaffreda, accompagnati dal vivo dalla musicista giapponese Madoka Funatsu.

Il libro di Agnese Pini, direttrice di Qn–Quotidiano Nazionale, La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Giorno è un viaggio personale e corale nella strage di San Terenzo Monti, in provincia di Carrara, uno degli eccidi nazi-fascisti meno conosciut ma non per questo meno significativi: il 19 agosto del 1944 si registrarono 159 vittime innocenti, in prevalenza donne e bambini, accompagnati nel momento dell’esecuzione dal suono di un organetto. Un racconto intimo e politico insieme, che intreccia la storia della sua famiglia – la bisnonna morì nell’eccidio ma si salvarono la nonna, la madre e la zia dell’autrice – con la storia di un Paese che ancora fatica a fare davvero i conti con il proprio passato. ’Un autunno d’agosto’ è un libro che scava nella ferita profonda del fascismo e della violenza, ma lo fa con la delicatezza di uno sguardo nel proprio passato familiare e la lucidità di giornalista. È un libro che ci ricorda come la memoria non è mai un esercizio retorico ma urgenza e scelta. La lettura di questo testo personale e allo stesso tempo dai tratti comunitari, a San Casciano nel contesto di una celebrazione storica fondamentale, restituisce al teatro anche la funzione civile e testimoniale. La voce delle donne, la musica dal vivo, la potenza delle parole e il valore della ricorrenza rendono questa serata un’occasione preziosa non solo per commemorare, ma per interrogarci, attraverso il linguaggio artistico, sul significato profondo della parola ’liberazione’ oggi.