REDAZIONE FIRENZE

"Il Comune metta in piedi la comunità del fotovoltaico"

La mozione del Gruppo Misto a Fucecchio per sfruttare le energie rinnovabili quale risposta alla crisi del gas: "Aiuterebbe le famiglie"

Alla crisi del gas si potrebbe rispondere con il fotovoltaico. C’è una mozione al riguardo. Succede a Fucecchio. "La crisi del gas russo ha determinato un’impennata dei costi per il riscaldamento domestico, che impatteranno prossimamente in modo drammatico sui bilanci delle famiglie. Il Comune di Fucecchio potrebbe sensibilmente contribuire a mitigare questa grave crisi, ne ha i mezzi e le capacità– dice Leonardo Pilastri, (Gruppo Misto) illustrando la sua proposta – . Questa nuova situazione si aggiunge all’aumento dei prezzi dell’energia elettrica che aveva preso il via già alla fine del 2021. Il rimedio più efficace ed efficiente sarebbe il ricorso agli impianti fotovoltaici e la migrazione verso l’alimentazione elettrica sia degli impianti di riscaldamento domestico che delle autovetture". "Ma non tutti i cittadini hanno la possibilità di installare i pannelli solari sui tetti delle proprie abitazioni, soprattutto per indisponibilità di aree idonee o per la sussistenza di vincoli architettonici o ambientali – aggiunge Pilastri –. Una delle soluzioni, già adottata in numerose aree dell’Italia settentrionale, potrebbe essere un sistema che si chiama comunità fotovoltaica, in cui agiscono in modo coordinato tre attori principali: i produttori di energia, soggetti privati (anche imprenditori locali) o pubblici che installano a loro spese gli impianti fotovoltaici su edifici o terreni di proprietà e che poi mettono a disposizione l’energia prodotta in surplus alla comunità; gli utilizzatori, ossia i cittadini che entrano a far parte della comunità; un gestore, ovvero un’azienda specializzata che opera da collegamento".

"E’ un sistema in cui tutti hanno un tornaconto: i cittadini gestirebbero la loro vita quotidiana come se avessero l’impianto fotovoltaico privato, in modo trasparente, senza la necessità di spendere soldi né per l’impianto, né per pratiche tecnico-amministrative, ottenendo significativi risparmi in bolletta; i produttori, ottimizzerebberol’impiego dell’energia elettrica prodotta, risparmi – prosegue Pilastri –. Inoltre, con le colonnine di ricarica autovetture a prezzi stracciati, i membri della comunità otterrebbero un ulteriore significativo vantaggio economico". E il Comune? "Il Comune farebbe la sua parte, in questo quadro: potrebbe diventare un “produttore” o potrebbe mettere a disposizione dei produttor”, in comodato d’uso gratuito o oneroso, aree adibite o da adibire a parcheggio o le coperture degli edifici di proprietà, oltre a quei terreni a ridotta o insignificante resa agricola – conclude PIlastri –. In ogni caso, opererebbe sul mercato per la scelta del “gestore” mediante gara di appalto, a cui affidare in concessione il servizio di gestione del sistema sul territorio". Da qui la mozione per impegnare la giunta a dare il via alla realizzazione di una comunità fotovoltaica comunale.