
Iniziati i lavori del Consiglio dei Giovani
Firenze, 1 settembre 2025 - Sono cominciati i lavori dei 34 giovani provenienti da 20 Paesi del 'Mare Nostrum' a Fiesole per la plenaria del Consiglio dei Giovani del Mediterraneo fino al 7 settembre, una settimana di incontri e momenti di dialogo e confronto che vede riuniti i delegati designati dalle Conferenze Episcopali e dai Patriarcati. Domani, 2 settembre, i giovani saranno nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio a Firenze dalle 16 alle 18. Incontreranno la sindaca Sara Funaro e il presidente del consiglio comunale Cosimo Guccione, insieme a Patrizia Giunti, presidente della Rete Mare Nostrum. Tre delegati provenienti da Libano, Spagna e Malta parleranno di pace, fraternità mediterranea e ambiente. Le conclusioni sono affidate a Mons. Cesar Essayan, Vicario Apostolico del vicariato dei latini di Beirut. Poi dalle ore 19 i giovani del Consiglio incontreranno l’Arcivescovo di Firenze mons. Gherardo Gambelli al Centro Internazionale Studenti “Giorgio La Pira”. Proprio a Palazzo Vecchio il 26 febbraio 2022 fu firmata la Carta di Firenze al termine di uno storico incontro che ha visto riuniti i vescovi cattolici e i sindaci delle città mediterranee. Sulla scia della visione di Giorgio La Pira - il “sindaco santo” che già negli anni ’50 immaginava il capoluogo toscano come ponte di pace e laboratorio di dialogo tra le sponde del Mare Nostrum - la Carta di Firenze è un appello alla fraternità e alla pace, scritto in giorni in cui il mondo assisteva con sgomento allo scoppio della guerra in Ucraina. Al centro pone la persona, richiamando i valori universali della dignità e del rispetto dei diritti fondamentali, tra cui la salute, da proteggere con sistemi più solidi. Richiama la necessità di politiche migratorie rispettose dei diritti umani e di strategie di sviluppo nei Paesi di origine, nonché il lavoro dignitoso soprattutto per i giovani e le donne come strumento contro disuguaglianze e tensioni sociali. Particolare attenzione viene riservata al dialogo interculturale e interreligioso e l’educazione è il cuore di questo processo, sollecitando programmi universitari comuni e percorsi formativi capaci di guidare i giovani verso il bene, la giustizia e la libertà. I firmatari hanno sollecitato di affrontare subito la sfida del cambiamento climatico anche per preservare la qualità della vita per le generazioni future.