I vescovi contrari a un Cpr in Toscana

La Cet, Conferenza episcopale toscana, contraria – per voce dei suoi organismi Caritas e Commissione Migrantes, – a un Centro permanenza per il rimpatrio in Toscana. "I 10 Cpr attuali (2 in Puglia, 2 in Sicilia, gli altri 6 in Sardegna, Basilicata, Lazio, Piemonte, Lombardia e Friuli) furono istituiti nel 2017 per facilitare l’espulsione di stranieri senza permesso di soggiorno valido. "Ma – dice una nota – sono divenuti ’luoghi di detenzione’ per quanti vi permangono troppo a lungo, ’rinchiusi’ in attesa di essere rimpatriati. "Ci opponiamo all’idea che i Cpr siano luoghi idonei a prevenire immigrazione irregolare e violenza sociale. Nel ’98 (Legge Turco-Napolitano) gli stranieri da identificare o in attesa di espulsione risiedevano nelle strutture non più di un mese; con la criminalizzazione dei ’migranti irregolari’ (reato di clandestinità introdotto nel 2009) il periodo di permanenza nei Centri si è dilatato, con grave violazione del diritto di libertà. Si può rimanere detenuti per mesi, in condizioni umilianti e alienanti, pur non avendo commesso crimini o reati. Un irregolare è solo una persona che sta violando una norma amministrativa sull’ingresso e il soggiorno nello Stato".

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